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Ritrovati a Parella diversi piccioni morti: si indaga su un possibile avvelenamento

Da Asja D'arcangelo

Settembre 08, 2023

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Il quartiere Parella a Torino è stato recentemente coinvolto in una strage che ha lasciato gli abitanti perplessi e preoccupati: nella tranquilla via Pacchiotti, numerosi piccioni morti sono stati ritrovati a pochi metri di distanza l’uno dall’altro. Ora la paura degli abitanti del quartiere è che gli animali siano stati avvelenati.

Il ritrovamento dei cadaveri a Parella: un episodio preoccupante

Il comitato TorinoinMovimento, guidato dalla presidente Federica Fulco, ha prontamente segnalato il ritrovamento dei piccioni morti alla polizia municipale. L’ipotesi principale, al momento, è che siano stati vittime di qualche tipo di avvelenamento.

La notizia ha messo in allarme gli abitanti della zona poiché il veleno potrebbe trovarsi in luoghi accessibili sia agli animali domestici, sia ai bambini. La presidente del comitato ha per questo motivo richiesto un’indagine approfondita per risolvere il mistero e garantire la sicurezza della comunità.

Piccioni: una specie protetta che però causa disagi alla cittadinanza

I piccioni sono considerati una specie protetta, pertanto è assolutamente vietato utilizzare veleni per ucciderli. Questo tipo di azione, infatti, è ammessa solamente per il contenere il numero di topi e ratti. I piccioni, invece, svolgono un ruolo importante nell’ecosistema urbano. Contribuiscono alla dispersione dei semi delle piante, all’impollinazione e all’equilibrio delle popolazioni di insetti. Pertanto, il loro massacro indiscriminato può avere conseguenze negative sull’ambiente circostante. Esistono alternative sicure ed efficaci ad i veleni per allontanare questi uccelli, come ad esempio i dissuasori visivi e gli ultrasuoni. Questi metodi non solo proteggono l’incolumità degli animali, ma preservano anche l’equilibrio ecologico dell’ambiente urbano.

Nonostante la protezione di cui godono, i piccioni possono comunque causare numerosi problemi nell’ambiente cittadino. Uno dei maggiori inconvenienti è rappresentato dai loro escrementi, che possono causare danni da corrosione alle strutture e contribuire al degrado delle città. Inoltre, il guano dei piccioni è portatore di agenti patogeni e parassiti, che possono trasmettere malattie infettive come la salmonellosi, l’ornitosi, la borrelliosi, la toxoplasmosi, l’encefalite e la tubercolosi. Queste malattie possono rappresentare un serio rischio per la salute pubblica, soprattutto se gli escrementi dei piccioni arrivano a contaminare aree frequentate da molte persone.

Piccioni morti: quello di Parella non è l’unico episodio avvenuto a Torino

Il ritrovamento dei cadaveri di piccioni a Parella fa riflettere sulla situazione dei piccioni in città. L’episodio, infatti, ha evidenziato le problematiche legate all’efficacia delle misure adottate per proteggere i piccioni e a quelle pensate per risolvere il problema della sovrappopolazione.

Inoltre, non è la prima volta che a Torino accade un episodio simile. Nel 2018, infatti, si sono verificate situazioni analoghe a Borgo Vittoria e nelle zone limitrofe.

Ora, le autorità competenti si adopereranno per risolvere il mistero della strage dei piccioni di Parella e per proteggere questi animali. È fondamentale che le indagini sul caso vengano portate avanti con determinazione e che siano adottate misure adeguate per prevenire nuovi episodi di avvelenamento. Allo stesso tempo, è necessario promuovere la consapevolezza e l’educazione sulla corretta gestione dei piccioni, affinché la convivenza tra uomo e questi animali sia armoniosa e rispettosa dell’ambiente.

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.