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Migliora nel 2023 la qualità dell’acqua nei laghi del Piemonte

Da Asja D'arcangelo

Luglio 16, 2023

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Nel 2023, sembra che la qualità dell’acqua dei laghi del Piemonte stia migliorando. È quello che emerge da monitoraggio Goletta dei Laghi, condotto da Legambiente, che ha infatti recentemente certificato l’ottimo stato di salute dei laghi di Avigliana.

Il lago di Avigliana registra una notevole ripresa ambientale

Il lago di Avigliana, noto bacino piemontese, ha finalmente mostrato un notevole miglioramento in termini di qualità dell’acqua. Per la prima volta i punti di monitoraggio, che solitamente rilevavano inquinamento microbiologico a causa di cattiva depurazione o scarichi illegali, sono ora entro i limiti di legge. Tuttavia, secondo Federica Sisti di Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta, questo miglioramento non rappresenta un traguardo finale. Sarebbe piuttosto un punto di partenza sul quale lavorare in sinergia con le amministrazioni locali e gli enti del territorio, per migliorare lo stato generale di salute dei laghi.

Per il monitoraggio delle acque, tecnici e volontari di Legambiente prelevano campioni utilizzando barattoli sterili. Poi, i campioni vengono conservati in frigorifero fino al momento dell’analisi, che avviene nello stesso giorno o entro 24 ore dal prelievo. Gli esami microbiologici sono focalizzati sulla rilevazione di enterococchi intestinali ed escherichia coli, indicatori affidabili dell’inquinamento.

I laghi del Piemonte: continua nel 2023 la sfida per migliorare la qualità dell’acqua

Nonostante i progressi nel lago di Avigliana, purtroppo si continuano a riscontrare problemi in altri laghi piemontesi. Nel lago di Viverone, ad esempio, uno dei tre punti di monitoraggio presenta un alto grado di inquinamento, precisamente la foce del canale al fondo di strada Masseria Venaria. Al contrario, il punto di prelievo alla roggia di Piverone ha mostrato un miglioramento rispetto ai limiti di legge.

Sul Lago Maggiore, invece, la situazione è ancora più critica. Infatti, cinque dei suoi otto punti di monitoraggio sulla sponda piemontese che risultano inquinati o fortemente inquinati. Fortunatamente, tre punti, la foce del torrente Selvaspessa a Baveno, la foce del torrente Erno a Villa Lesa e il rio San Luigi ad Arona, rientrano nei limiti di legge. Tuttavia, la foce del San Bernardino a Verbania Intra e del rio Arlasca a Dormelletto sono ancora fortemente inquinate.

Il Lago d’Orta rappresenta un caso di successo, con tre dei cinque punti di prelievo che rispettano i limiti di legge. I punti critici si trovano presso la passeggiata a lago sud a Pettenasco e la foce del torrente Lagna San Maurizio d’Opaglio.

Impegno per il futuro: la necessità di ulteriori azioni

Nonostante i progressi nella qualità delle acque dei laghi piemontesi, è evidente che vi sia ancora molto lavoro da fare. Sono necessari sforzi coordinati tra le amministrazioni locali, gli enti e le organizzazioni ambientaliste per affrontare i punti critici e implementare misure efficaci di depurazione e controllo degli scarichi. Solo attraverso un impegno continuo sarà possibile preservare e ripristinare l’ecosistema dei laghi piemontesi per le generazioni future.

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.