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Un piano ambizioso per la riforestazione del Piemonte: 22 milioni di alberi nuovi

Da Alessandro Maldera

Luglio 04, 2023

La Regione, sta per intraprendere un piano senza precedenti per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Con un investimento di 22 milioni di euro, la regione si impegna a piantare migliaia di nuovi alberi lungo i fiumi e le aree circostanti, al fine di prevenire sia le alluvioni che la siccità. Questo progetto innovativo, finanziato principalmente con fondi europei, segna un passo importante nella protezione dell’ambiente e dell’ecosistema del Piemonte.

Un’azione coordinata per proteggere il territorio

Per contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico, numerose amministrazioni locali si sono unite sotto i cosiddetti “contratti di fiume” o di lago, al fine di proteggere il territorio attraverso una serie di interventi condivisi. Questi progetti, spesso realizzati in collaborazione con la Regione, mirano a preservare e ripristinare gli ecosistemi fluviali e lacustri, riducendo al contempo il rischio di alluvioni e siccità. In particolare, si prevede di rallentare i corsi d’acqua intervenendo sugli alberi e di creare fasce temporanee di vegetazione nelle zone circostanti, migliorando così il collegamento con le falde acquifere.

Un investimento significativo per affrontare le sfide del cambiamento climatico

L’investimento di 22 milioni di euro da parte della regione Piemonte rappresenta un salto di qualità nelle risorse destinate alla protezione dei fiumi e dei laghi. Questo finanziamento supplementare, che quintuplica le risorse già stanziate, consentirà di piantare migliaia di nuovi alberi nel corso dei prossimi mesi. L’obiettivo principale è quello di rinverdire le sponde dei fiumi e le aree circostanti, aumentando la capacità di assorbimento dell’acqua e riducendo il rischio di alluvioni. Inoltre, si prevede che questa azione abbia un impatto positivo sulla mitigazione del cambiamento climatico, poiché gli alberi assorbono anidride carbonica durante il processo di fotosintesi, contribuendo così a ridurre le emissioni di gas serra.

Collaborazione e sinergia per il successo del progetto

Per garantire il successo di questo ambizioso piano di riforestazione, la regione Piemonte sta lavorando a stretto contatto con le città metropolitane, le province e i comuni interessati. L’obiettivo è quello di creare una sinergia tra le istituzioni pubbliche, le aziende vivaistiche locali e, se del caso, anche i privati, al fine di pianificare in modo accurato la programmazione degli interventi e soddisfare la domanda di alberi necessari per rendere operativi i progetti. Per facilitare questa collaborazione, è in fase di sviluppo una piattaforma informatica che favorirà l’incontro tra domanda e offerta, semplificando così il processo di pianificazione e implementazione delle azioni di riforestazione.

Un impegno concreto per il futuro del Piemonte

Questo piano di riforestazione non solo contribuirà a contrastare gli effetti del cambiamento climatico, ma avrà anche un impatto significativo sulla qualità della vita dei cittadini. Gli alberi, infatti, offrono numerosi benefici ambientali, come la riduzione dell’inquinamento atmosferico, la creazione di habitat per la fauna selvatica e l’incremento della biodiversità. Inoltre, la presenza di alberi lungo i fiumi e le aree circostanti può migliorare la qualità delle acque, filtrando le sostanze inquinanti e riducendo l’erosione del suolo.

Numeri che parlano da soli: il Piemonte si distingue

Il Piemonte, con questo piano di riforestazione, si pone come un esempio di impegno nella lotta al cambiamento climatico a livello nazionale. Numerose altre iniziative si stanno svolgendo nella regione per preservare l’ambiente e proteggere il territorio. Ad esempio, la città metropolitana di Torino ha l’obiettivo di piantare mezzo milione di alberi entro il biennio 2023-2024, grazie a un finanziamento di 23 milioni di euro stanziato dal Ministero dell’Ambiente. Questi numeri, nel loro complesso, dimostrano l’importanza che il nostro territorio attribuisce alla sostenibilità ambientale e alla protezione del territorio.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende