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Torino: al via la bonifica dell’ex Grattacielo Rai

Da Asja D'arcangelo

Maggio 24, 2023

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Dopo anni di abbandono e aste andate a vuoto, finalmente incomincia il processo di bonifica del Grattacielo della Rai di Torino. Il Palazzo, costruito negli Anni 60, non aveva un grande potere attrattivo soprattutto a causa delle grandi quantità di amianto che si trovavano al suo interno.

Nel 2021, invece, Ipi aveva deciso di acquistare lo stabile, intenta a fare un’altra grande operazione sul territorio come aveva già fatto con palazzo Novecento.

A Torino iniziano i lavori di bonifica dell’amianto all’ex Grattacielo Rai

Il Gruppo immobiliare, nato a Torino, oggi gestisce circa 25.000 unità immobiliari sparse su tutto il territorio italiano. Il Grattacielo, comprato per 8,1 milioni di euro, è entrato a far parte degli immobili di Ipi alla fine del 2021. Dall’acquisto, è passato quasi un anno e mezzo, durante il quale il Gruppo ha potuto valutare la situazione legata all’amianto. I lavori sono stati affidati ad un raggruppamento di quattro società: due si occuperanno di rimuovere l’amianto, una trasporterà il materiale pericoloso e l’ultima penserà a smaltirlo.

Si è stimato che all’interno del Palazzo siano presenti circa 1.000 tonnellate di amianto, che dovrà essere completamente rimosso. Per controllare che non ci siano dispersioni di fibre di amianto nell’aria, il Ipi ha anche deciso di installare sui palazzi adiacenti due centraline esterne. L’operazione, che pur non essendo difficile necessiterà della dovuta precauzione, verrà pagata direttamente da Ipi. Infatti, il Gruppo ha deciso di non affidarsi alle banche né per l’acquisto dell’immobile, né per i lavori di bonifica. Il processo dovrebbe terminare nel corso di 15 mesi e prevederà un costo di 12 milioni.

Ancora incerta la destinazione del nuovo Palazzo Pietro Micca

Nel frattempo, il Gruppo immobiliare deciderà la destinazione finale dello stabile. Il Palazzo, intitolato recentemente da Ipi a Pietro Micca, si presterebbe bene ad essere trasformato in uffici. Questa, però, non potrà essere l’unica destinazione dell’edificio.

Il Gruppo ritiene che per la sua conformazione non possa essere utilizzato per residenze. Un’area potrebbe però essere trasformata in un albergo, mentre il corpo basso si potrebbe prestare ad altri utilizzi. Tra quelli al vaglio di Ipi ci sono punti di ristorazione, coworking e meeting room.

Asja D’Arcangelo

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.