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Fuortes rassicura Torino: la Rai non lascerà la città della Mole

Da Asja D'arcangelo

Aprile 06, 2023

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Arriva la rassicurazione di Fuortes, amministratore delegato della Rai, ai vertici della Città e del Piemonte: l’azienda non ha intenzione di lasciare Torino. Anzi, la società progetta di lavorare ancora di più nella città della Mole, valorizzandola al meglio.

La Rai non abbandonerà Torino: ecco cosa emerge dall’incontro di Fuortes con Cirio e Lo Russo

La Rai non ha intenzione di andare via dal capoluogo sabaudo. Questo è quello che è emerso durante l’incontro in videochiamata di ieri tra Fuortes , il sindaco Lo Russo e il presidente Cirio. Erano stati proprio i due rappresentanti piemontesi, qualche giorno fa, a richiedere un confronto con il vertice Rai, preoccupati dalle ultime mosse dell’azienda in città. Al termine dell’incontro, Lo Russo e Cirio si sono mostrati ottimisti per il futuro, dal momento la Rai non sarebbe solo intenzionata a rimanere in territorio torinese. Infatti, dal confronto è emerso che l’azienda sarebbe addirittura interessata a espandersi in città.

Tra i settori su cui la Rai vorrebbe puntare a Torino, ci sono le produzioni per i ragazzi e la scienza. Anche per questo, l’azienda pensava di intitolare il centro di produzione della città a Piero Angela. Il gesto, oltre che a rendere omaggio alla figura del grande divulgatore scientifico, rinsalderebbe il legame tra Torino e la sua vocazione ambientale e tecnologica.

A preoccupare le istituzioni e i sindacati sono state le produzioni spostate da Torino in altre città

Il sindaco di Torino e il presidente della Regione avevano chiesto un incontro con Fuortes preoccupati dal recente ridimensionamento della Rai in città. In particolare, ad allarmare cittadini e dipendenti era la situazione del centro di produzione di via Verdi. Infatti, l’azienda, negli ultimi tempi aveva spostato diverse produzioni, come quelle condotte da Alessandro Cattelan o Geppi Cucciari, da Torino ad altre città. È anche vero, però, che alcuni programmi erano invece arrivati negli studi torinesi, come ad esempio quattro puntate che vedono come protagonista Morgan.

Nonostante Fuortes non si sia sbilanciato annunciando le nuove produzioni programmate a Torino, l’amministratore delegato ha comunque garantito che la Rai ha intenzione di sfruttare al massimo le risorse umane e gli studi torinesi. Come accade anche per le altre città, se le strutture della Rai non dovessero bastare, si potrebbe eventualmente usufruire anche di spazi esterni. Questa pratica era già stata il centro di un confronto dell’azienda con i sindacati, che avevano denunciato che, in alcuni casi, gli studi di Torino erano stati lasciati vuoti per occupare spazi esterni in altre città. È il caso del programma di Roberto Bolle, che si era spostato a Milano per occupare degli studi affittati a TeleLombardia.

La Rai a Torino: importanti anche altre sezioni dell’azienda sul territorio

La Rai, comunque, continua a confermare la sua presenza sul territorio. Infatti, negli scorsi giorni si è firmato un contratto di due anni per la realizzazione di altre stagioni della serie “Cuori, della quale è da poco stata finita di girare la seconda stagione.

Al di fuori delle produzioni televisive, Fuortes ha esplorato la presenza dell’azienda a Torino anche sotto altri punti di vista. Un esempio sono sia l’orchestra sinfonica, sia le sezioni amministrative, finanziarie e tecnologiche della Rai presenti nel polo di via Cavalli.

Inoltre, sembra che presto da Torino partirà un grande progetto di digitalizzazione di tutto il repertorio audiovisivo Rai. La città diventerà perciò il centro italiano sia di divulgazione sia di conservazione del materiale digitalizzato.

Asja D’Arcangelo

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.