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Olimpiadi 2026: il 18 aprile la decisione finale su Torino

Da Asja D'arcangelo

Marzo 22, 2023

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La partecipazione di Torino alle Olimpiadi 2026 come sede delle gare di pattinaggio veloce sarà decisa il 18 aprile. Intanto, il 29 marzo, le proposte di Milano e Torino, oggetto di scontro politico, passeranno al vaglio del CIO.

Continua lo scontro politico tra Milano e Torino per le Olimpiadi 2026

In seguito alla presentazione del dossier tecnico da parte di Torino, inviato martedì 21 marzo a Palazzo Chigi, quella che emerge è una situazione di incertezza. Un problema, quello della sede delle gare di pattinaggio veloce, che sembrava potesse risolversi già in giornata, è invece stato rimandato ad aprile. Tuttavia, per Torino, un fattore positivo è quello di aver messo per iscritto che la proposta verrà presa in considerazione.

Di fronte a questa decisione, il sindaco di Milano, Beppe Sala, ribadisce di non voler concedere questa opportunità al Piemonte. L’organizzazione delle Olimpiadi invernali deve rimanere una questione tra Milano e Veneto, soprattutto dopo il rifiuto di Torino di candidarsi ufficialmente durante l’amministrazione Appendino.

A fare da avvocato difensore per i torinesi è invece Matteo Salvini, che accusa il poco spirito olimpico di Milano. Secondo il ministro, infatti, non ha senso incolpare una città per le scelte commesse dalla vecchia amministrazione. Uno scontro politico che infiamma la rivalità tra le due regioni e che vedrà la fine entro un mese.

La decisione finale in bilico tra impatto economico e ambientale

Se Torino affiancherà la Fondazione Milano-Cortina per le Olimpiadi 2026 lo si saprà il 18 aprile, giorno in cui è fissata la scelta finale tra delle due proposte.

Il piano di Torino di utilizzare l’Oval del Lingotto per le gare di pattinaggio veloce, forti di una struttura già presente e da ristrutturare che costerebbe poco meno di 9 milioni di euro. L’idea di Milano, invece, è quella di costruire da zero una struttura ad hoc nella zona di Rho Fiera.

Il discorso economico è certamente l’ago della bilancia, ma entrambe le fazioni sostengono di poter coprire le spese senza l’intervento dello Stato. Torino userebbe parte dei fondi europei per la riqualifica e presenta un progetto più sostenibile sul piano ambientale. Invece, Milano si avvale della Fondazione proprietaria della struttura che, però, si tratta di un ente privato con soci pubblici. Al momento, inoltre, non si è messo in chiaro su chi peserebbe la parte economica.

Il passaggio sul tavolo di Losanna

Prima della decisione finale, c’è un’altra data da segnarsi: quella del 29 marzo. In quel giorno, le due proposte verranno confrontate dal CIO, il Comitato Olimpico Internazionale, a Losanna.

Inoltre, a fine aprile, dopo la decisione, il presidente del CIO, Thomas Bach, sarà in Italia per fare il punto sulla situazione.

Filippo Pio Monteverdi

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.