Piemonte, il numero degli stranieri scende, ma aumentano badanti e colf

La pandemia ha mutato i nostri connotati sociali, e uno dei numeri più significativi di questa variazione è il numero calante di stranieri in Piemonte.
Sotto la Mole, per via del Covid, turisti e studenti Erasmus sono mancati, inficiando anche sulla potenziale attrattiva del capoluogo piemontese.
Una tendenza che ha inficiato anche il dato occupazionale, di per sé fortemente messo a rischio dal Covid.
Il Piemonte il numero degli stranieri scende: i dettagli
Il report stilato da Piemonte Immigrazione parla chiaro: nella regione sabauda ci sono sempre meno cittadini nati fuori i confini nazionali.
Il dossier parla di quasi 5 mila unità in meno rispetto al 2020. Sono infatti 406489 i cittadini non italiani nei confini piemontesi, circa l’1,3% in meno rispetto a dodici mesi fa.
Il dato è pressoché doppio rispetto ai numeri fatti registrare nell’intero territorio italiano. Torino è la provincia che ha perso il maggior numero di stranieri, circa il 2,4%. Un numero importante visto che la provincia del capoluogo conta quasi il 50% dei residenti non italiani di tutta la regione.
I residenti extracomunitari in regione sono poco meno di 250 mila unità, provenienti maggiormente da Marocco, Albania, Cina, Nigeria e Perù.
Il 38% invece è proveniente dalla Romania, con 138 mila residenti, il paese con più unità all’interno del territorio.
Una diminuzione non sempre legata all’abbandono del paese: infatti nel 2020 in Piemonte 15 mila stranieri sono diventati italiani.
Calano i soggiornati non europei, 237 mila contro i 252 mila del 2019, e i migranti nei centri di accoglienza, scesi al 19%.
Il lavoro per gli stranieri è in forte crescita nel campo dell’agricoltura, edilizia e delle assistenti domestiche.
Infatti colf e badanti straniere, soprattutto extracomunitarie, sono in crescita: 2500 unità in più rispetto al 2020.