Nuovo piano per salvare il verde della Collina di Torino

Sentieri ‘divorati’ dal bosco e panchine rotte, queste sono le condizioni che vuole risolvere il nuovo piano per la Collina di Torino.
I segni dell’abbandono e della trascuratezza sono evidenti e adesso il Comune è pronto a diramare un nuovo Piano forestale per rimettere in sesto il verde dei rilievi che costeggiano il Po.
Il Comune pensa ai fondi dell’Unione Europea e nel mentre arriva il primo censimento arboreo della Collina
Il progetto è stato portato avanti dall’assessore Alberto Unia, che l’altro giorno ha presentato il piano di salvaguardia della Collina di Torino alla Giunta comunale.
Lo scopo dell’operazione è quello di recuperare le aree verdi abbandonate per dimostrare che il Comune ha a cuore le aree boschive circostanti il capoluogo.
Una causa tanto benevola quanto necessaria per la quale è stato anche ultimato il primo censimento arboreo della Collina di Torino.
La ricerca di fatto ha scoperto che il numero di alberi è triplo rispetto alle previsioni.
Parliamo infatti di 150mila piante presenti contro le 50mila ipotizzate in precedenza.
Adesso si attendono solo i finanziamenti per il progetto, sperando che questi possano arrivare dalle tasche del governo o dell’Unione Europea.
Il Piano forestale per la Collina di Torino servirà per valorizzare le zone verdi
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, l’obiettivo ultimo è quello di salvaguardare il patrimonio ma anche garantire la gestione sostenibile del territorio.
Un’area di 9,5 milioni di metri quadri, ovvero il 20% di tutte le zone verdi di Torino, che solo di recente ha visto numerose lamentele riguardo ai problemi che si porta da anni.
Parliamo di sentieri deteriorati e alberi che ostacolano il passaggio che il più delle volte vengono ristabiliti dalle associazioni green, ma che a questo punto non possono fare molto.
Infatti si tratta di un documento in grado di fornire le linee guida per procedere con i lavori di manutenzione nei prossimi 15 anni.
Ma ora si attende il via libera della Regione e nel mentre il Comune comincia a stilare i primi piani di intervento.
Come primo passo bisognerà ottimizzare la fruizione della Collina di Torino.
Il progetto infatti prevede il mantenimento dei boschi attraverso lo sfoltimento e la messa in sicurezza dei vari sentieri.
Operazioni che però richiederanno altri lavori a monte, come la conservazione del suolo, la protezione idrogeologica e la tutela della biodiversità.
Tuttavia il piano non ha ancora finanziamenti certi
Un dettaglio preoccupante a prima vista, ma che in realtà evidenzia uno scopo ben preciso.
Il Piano forestale per la Collina di Torino punta a classificare la città in una buona posizione in vista dell’arrivo del Recovery Fund.
I tecnici del Comune infatti, possono dimostrare di aver già completato il progetto ancor prima di ricevere gli stanziamenti economici, dimostrando di essere pronti da subito a intervenire.
In sostanza, per la città di Torino è più facile candidarsi per progetti di salvaguardia ambientale, che l’Unione Europea vede di buon occhio ed è più disponibile a finanziare.
Nel mentre invece, il censimento ha aiutato il Comune a contare 48 milioni di metri quadri di vegetazione, che fanno Torino una delle città più verdi d’Italia.