Enogastronomia

Gino Sorbillo apre a Torino: il pizzaiolo napoletano sbarca in centro

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Gino Sorbillo apre a Torino.

Il celebre pizzaiolo napoletano si appresta ad avviare il suo primo locale all’ombra della Mole. Si tratta certamente di una delle aperture più attese del 2021, in quanto si attende questo momento da oltre un anno. Già nel giorno di Capodanno 2020, infatti, Sorbillo aveva annunciato sui suoi profili social lo sbarco nel capoluogo piemontese.

L’avvio della prima pizzeria nella nostra città è stato rinviato solo a causa dell’esplosione dell’emergenza Coronavirus. La pandemia ha costretto Sorbillo a rimandare la nuova apertura, per ovvie ragioni. Al di là della diffusione della crisi economica, hanno pesato sulla scelta di procrastinare il lancio del nuovo locale anche le limitazioni agli ingressi, le chiusure obbligate e l’inevitabile impatto negativo sul giro d’affari. Insomma, non c’erano proprio i presupposti per far partire da zero un nuovo progetto del genere.

Dopo le storiche e famosissime pizzerie di NapoliSorbillo è giunto anche a Milano e Roma, per poi superare i confini nazionali a New York. Ora la sua catena si arricchisce con la pizzeria della città sabauda, in una cornice molto particolare, quella del centro. Il locale individuato sarà infatti quello all’angolo tra via Bruno Buozzi e via XX Settembre.

Gino Sorbillo apre a Torino: le proposte del menù

Le aspettative sulla pizza di Gino Sorbillo sono molto alte. Come è noto agli intenditori, la caratteristica principale delle sue pizze è la preparazione con materie prime stagionali campane. A ciò si aggiungono farine di agricoltura biologica, verdure, ortaggi e aromi di primissima qualità.

Come è facile immaginare, anche nel locale torinese saranno proposte le pizze di punta del menù di Sorbillo. Così come avviene negli altri locali del pizzaiolo napoletano, anche a Torino saranno servite delizie come

  • l’Antica Margherita (realizzata con fiordilatte misto con latte di bufala)
  • la Marinara (che prevede l’utilizzo di origano selvatico del Matese)
  • la Cetara (fatta con pomodorino del Piennolo del Vesuvio)
  • la Margherita Gialla (che nella ricetta prevede l’impiego di pomodorino giallo del VesuvioProvola misto latte di bufala e Conciato Romano, il formaggio più antico d’Italia).

Torino si appresta dunque ad accogliere una nuova eccellenza gastronomica italiana. Un altro nome di spicco della tradizione napoletana, dopo le prestigiose aperture di Starita e di numerose altre realtà dedicate alla prelibatezza italiana più amata nel mondo.

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