L’ospedale Molinette al quindicesimo posto nella classifica dei migliori d’Italia: la graduatoria di Newsweek

L’ospedale Molinette al quindicesimo posto nella classifica dei migliori d’Italia: lo riporta di Newsweek
L’ospedale Molinette si è classificato al quindicesimo posto nella classifica dei migliori ospedali d’Italia.
La graduatoria, chiamata World’s Best Hospital 2021, è stata stilata da Newsweek, un settimanale di informazione statunitense. Questo progetto ha analizzato le situazioni di 2mila strutture ospedaliere su tutto il territorio mondiale, situate in 25 Paesi diversi. Andando a restringere la competizione tra gli ospedali italiani, la punta di diamante della Città della Salute di Torino risulta comunque nella top 15.
Tra i parametri impiegati per realizzare questa classifica sono stati usati come riferimento la presenza di medici specialisti e di professionisti autorevoli e i pareri dei pazienti. I giudizi di questi ultimi sulle loro esperienze rappresentano uno dei fattori più importanti, una concreta fotografia dell’affidabilità o meno degli ospedali presi in esame.
A livello italiano, il quindicesimo posto non è occupato solo dall’ospedale Molinette. A fargli compagnia c’è un’altra nostra eccellenza sanitaria locale, ovvero l’ospedale Mauriziano. Al trentesimo posto della classifica troviamo invece l’ospedale San Giovanni Bosco.
Le altre eccellenze italiane
Se si ha una visione più ampia e si guardano i dati generali nazionali, troviamo al primo posto il Policlinico Gemelli di Roma. Al secondo posto si piazza il Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna, mentre completa il podio l’ospedale Niguarda di Milano.
Se ci si allarga alla top 5, al quarto posto troviamo la clinica Humanitas di Rozzano, mentre la quinta posizione è occupata dall’ospedale San Raffaele di Milano.
Insomma, leggendo i nomi menzionati è più che normale che le Molinette si trovino alle spalle di queste vere e proprie eccellenze a livello italiano. Nonostante il nostro ospedale di punta sia conosciutissimo e molto apprezzato per i trapianti, quelli delle altre realtà italiane riescono comunque a primeggiare. Uno stimolo in più per la sanità torinese per continuare a migliorarsi e per raggiungere un livello di qualità pari o superiore a quello della concorrenza.