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Vaccini, parte la fase 2 in Piemonte: ora il turno dei “vulnerabili”

Da Simone Nale

Marzo 09, 2021

Vaccini, parte la fase 2 in Piemonte ora il turno dei vulnerabili

Comincia in settimana la mobilitazione dei medici di base per la fase 2 e nel mentre arriveranno centri mobili per portare i vaccini nella zone isolate del Piemonte

Parte ufficialmente la fase 2 di somministrazione dei vaccini in Piemonte.

Con la conclusione della prima tranche adesso al centro degli obiettivi della campagna ci saranno altre due categorie.

In primo luogo i soggetti “vulnerabili“, ovvero i pazienti oncologici, dializzati e trapiantati, che non essendo ricoverati in ospedale riceveranno il vaccino nei centri dell’Asl con Pfizer e Moderna.

Poi toccherà anche agli anziani di fascia d’età 70-79 anni, che verranno principalmente vaccinati negli studi locali dei medici di famiglia.

La campagna per la fase 2 partirà ufficialmente tra oggi e domani.

E con questa accelerazione il Piemonte spera di somministrare tutte le 110 mila dosi in attesa, più anche le 90 mila ancora inutilizzate.

Parliamo di 57 mila dosi di Pfizer e 53.500 di AstraZeneca: una fornitura di vaccini mai così ampia

La campagna infatti prosegue a buon regime, ma non senza alcuni ritardi.

Nella giornata di ieri sono state somministrate 12.473 dosi che si aggiungono alle 496 mila totali sulle 586.770 recapitate da fine dicembre.

Ciò nonostante, manca ancora una data di inizio per le nuove categorie e adesso la Regione Piemonte cercherà di mobilitare i primi medici di base già in settimana.

Le nuove modalità di impiego previste, saranno:

  • Opzione uno: prenotazione degli appuntamenti sulla piattaforma Covid del Csi.
  • Opzione due: somministrazione dei vaccini nei rispettivi ambulatori.
  • Opzione tre: solo in caso di inidoneità degli studi, la vaccinazione sarà possibile in studi diversi insieme ad altri medici.
  • Opzione quattro: Sempre in caso di inidoneità degli studi, le vaccinazioni si potranno effettuare negli studi dell’Asl.

Le ultime tre modalità prevedono la chiamata diretta dei vaccinandi da parte dei rispettivi medici di base.

Mentre il rifornimento delle dosi avverrà presso le farmacie del territorio selezionate dalla Regione.

Tuttavia, la disponibilità dei medici a vaccinare con AstraZeneca sarà volontaria, ma dai dati della Regione, si stima comunque l’adesione di 2mila medici su un totale di 3.500 in Piemonte.

Anche le strutture selezionate del Piemonte dovranno presentare la loro disponibilità

La Regione programma le prime somministrazioni già lunedì prossimo.

Nel mentre però, le commissioni di vigilanza dell’Asl salteranno i sopralluoghi nelle strutture già accreditate, valutando quelle extra o alternative da individuare nei privati medesimi con accreditamenti temporanei.

Il tutto per velocizzare il processo e dare un maggiore respiro alla nuova campagna vaccinale.

Ma allo stesso modo potranno anche essere impiegate le RSA, solo a nel caso in cui siano Covid-free e dispongano di spazi adeguati.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media