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La Basilia di Superga potrebbe chiudere: i Servi di Maria non ce la fanno a continuare

Da Alessandro Maldera

Marzo 08, 2021

La Basilia di Superga potrebbe chiudere: i Servi di Maria non ce la fanno a continuare

La Basilica di Superga, simbolo di Torino, rischia di essere abbandonata e chiusa perché i Servi di Maria non ce la fanno e vogliono lasciare.

Infatti Padre Mario, domenica 7 marzo, potrebbe aver celebrato l’ultima messa all’interno della chiesa settecentesca di Torino.

La Basilica è divenuta famosa anche per la tragedia aerea che ha colpito il Grande Torino nel 1949.

Ma non tutti si trovano a favore con la decisione di chiusura della chiesa. Tra questi troviamo Emanuele Giletti.

Ad Emanuele Giletti, diacono e fratello del presentatore Massimo, le sorti di Superga stanno molto a cuore.

Per evitare la chiusura chiede aiuto alla Curia, alla Sovrintendenza e al Demanio.

La gestione della Basilica passerà alla Curia e il Museo alla Sovrintendenza. Mentre con il Demanio vi è un contratto fino al 2030.

Negli ultimi decenni Superga era stata gestita da tre Padri Serviti:

  • Padre Venanzio, 91 anni, trasferitosi a Genova dove è tutt’ora operativo.
  • Padre Benedetto Marengo, mancato alcuni anni fa.
  • Padre Mario, ancora oggi nella chiesa di Torino.

Comunque la chiusura della Basilica di Superga, incredibile opera di Filippo Juvarra, non sarebbe la prima ma solo una di tante.

Infatti, in seguito a questo periodo difficile, molte chiese nelle periferie di Torino non hanno retto il colpo.

Tra le diverse troviamo chiesa di San Carlo, situata nell’omonima piazza torinese, anch’essa era gestita dai Servi di Maria.

I Serviti si sono occupati della Basilica di Superga per 50 anni, prendendosi cura di tutti i dettagli e occupandosi dei lavori di essa.

Purtroppo dietro questa storia amara che porta verso una chiusura gravano la mancanza di vocazione e la mancanza di attenzione da parte di tutti.

Ora Demanio, Curia e Sovrintendenza dovrebbero occuparsi della Basilica, curandola e permettendo ad un pezzo di storia di sopravvivere.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende