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Il Comune bussa di nuovo alla porta di Villa Glicini: il Club Scherma dovrà pagare 70mila euro

Da Simone Nale

Marzo 04, 2021

Villa Glicini Torino

Dopo anni di battaglie legali, prosegue la diatriba tra il Comune di Torino e il Club Scherma sul ricorso per Villa Glicini.

A inizio settimana il circolo sportivo si è visto recapitare nella cassetta delle lettere un’ammenda di 77mila euro come ricalcolo del debito sancito dalla sentenza del processo.

Secondo i numeri della Città di Torino quindi, l’associazione sportiva non avrebbe pagato tutto il dovuto negli ultimi 4 anni.

Soprattutto per quanto riguarda l’affitto e le utenze per restare nello storico edificio del Valentino.

Oltraggio a cui l’associazione ha risposto di conseguenza, ribandendo di aver versato tutte le somme e criticando il Comune per l’invenzione di un debito illecito.

Questa convinzione ha poi spinto il presidente del Club Scherma, e avvocato, Mario Vecchione, a sporgere denuncia per abuso di ufficio nei confronti delle dirigenti comunali che hanno firmato la missiva.

Una circostanza strettamente legata con l’ormai storico ricorso sulla concessione di Villa Glicini

Sentenziato ormai da due mesi a questa parte, i giudici del Consiglio di Stato avevano dato ragione alla Città di Torino, sancendo l’irregolarità del contratto di concessione di Villa Glicini al Club Scherma.

Il circolo da anni ormai occupa lo stabile del parco del Valentino, ma secondo il Comune di Torino lo avrebbe fatto illegalmente a partire dal 31 dicembre 2016.

Il Club tuttavia, sarebbe rimasto nella struttura pagando al contempo il canone di concessione di 3.251 euro ogni trimestre, almeno, questo secondo le rivendicazioni del direttivo.

Ma per la Città i numeri non coincidono, il circolo avrebbe dovuto versare di più, e non solo il canone, ma anche l’indennità di occupazione.

In questo caso le cifre sarebbero molto diverse, con 60mila euro di differenza tra il pagato e il dovuto a partire dal gennaio 2017 ad aprile 2021.

Una somma alla quale si aggiungono altri 17mila euro di debito per le utenze su luce, acqua e riscaldamento, da versare entro il 3 aprile 2021.

Ciò nonostante, l’associazione continua a dichiarare di non avere debiti e lo fa rivendicando una condizione della delibera che confermava il termine delle concessione al 31 dicembre 2016.

Secondo la quale, il Club Scherma sarebbe potuto restare a Villa Glicini solo versando una cifra analoga al canone.

Ma la questione del momento rimane incentrata sul debito presentato dal Comune di Torino.

A fronte dell’emergenza sanitaria ed economica in corso, l’associazione sportiva non sarebbe in grado di coprire un saldo di tali proporzioni.

Un’impossibilità che di conseguenza la escluderebbe in partenza dal nuovo bando di concessione di Villa Glicini, che la Città pubblicherà a breve.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media