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Rinasce il Motovelodromo Fausto Coppi di corso Casale

Da Simone Nale

Febbraio 20, 2021

Il Comune di Torino è vicino a completare la procedura amministrativa per la riqualificazione del Motovelodromo di corso Casale.

Abbandonato dagli anni ’90, il vecchio impianto sportivo diventerà un nuovo punto di riferimento per gli sportivi del quartiere così come di tutta la città.

Il progetto prevede una struttura polisportiva che ospiterà ciclismo e atletica ma anche campi da beach volley e da padel.

L’impulso per la realizzazione del nuovo Motovelodromo di corso Casale è arrivato dalla Padel Italian Movement.

Rinasce il Motovelodromo Fausto Coppi di corso Casale

L’azienda dell’omonimo sport che aggiudicandosi il bando, andrà a investire 14 milioni di euro nel progetto in cambio di sessant’anni di diritto di gestione.

Al momento si attende solo l’arrivo delle firme per l’atto di assegnazione ai concessionari, che definirà gli ultimi dettagli del piano di lavoro.

I cantieri dovranno ancora attendere prima di partire, ma l’obiettivo resta quello di aprire la struttura ai cittadini entro la fine del prossimo anno.

Nel mentre invece si valuta la possibilità di un’iniziativa intermedia per questa estate: l’idea è quella organizzare eventi sportivi per il quartiere che non intralcino allo stesso tempo i lavori.

Il nuovo Motovelodromo di corso Casale diventerà un polo sportivo a tutto tondo

Nella nuova struttura ci saranno sei campi da padel, più altri 6 da beach volley, un campo da calcio a 8 che sarà convertibile anche per il rugby, oltre ovviamente alla piste di bici e di atletica.

Ma in generale, lo scopo è anche quello di offrire ai cittadini uno spazio all’aria aperta dove poter svolgere attività sportiva.

E allo stesso tempo, organizzare ritrovi o aggregazioni, sempre sperando nella fine della Pandemia.

L’unico problema tuttavia potrebbe essere la questione dei parcheggi su corso Casale.

Data l’area limitata della zona e la mancanza di ampie zone di sosta nelle vie limitrofe, il progetto prevede che la tendenza generale dei futuri cittadini sia quella di preferire mezzi alternativi rispetto al proprio veicolo personale.

L’impianto dedicato al famoso ciclista italiano venne inaugurato nel 1920 e negli anni d’oro ospitò migliaia di manifestazioni sportive così come nel 1925 fu la casa del Torino per il campionato di quell’anno.

Negli anni ’90 iniziò il suo declino, ma adesso, a distanza di poco più di un secolo dall’apertura, si prepara per la tanto attesa riqualificazione.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media