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Storia: il trasferimento della Sindone a Torino

Da Daniele Riefolo

Ottobre 09, 2020

Storia, ricorre il trasferimento della Sindone a Torino

Il 9 ottobre è una giornata speciale per la città di Torino, e per la comunità di Torino in genere.

I Savoia, furbamente, mossero in questa data il lenzuolo di lino che per la comunità cristiano cattolica ha impresso il volto del figlio di Dio.

Il viaggio parte dalla città di Chambery, dov’era custodita la reliquia, per giungere a Torino con un astuto stratagemma. Essendo il capoluogo piemontese diventato capitale dell’impero dei Savoia nel 1562, i reali pensarono di spostare il prezioso

Lino all’ombra della Mole. Tuttavia, i francesi riteneva un affronto spostare il lenzuolo sacro. I reali utilizzarono uno spostamento di facciata per non riportare più la Sindone in terra francese.

Nel 1578, in occasione di uno spostamento del Sacro Lino verso Milano, alla corte del cardinale di Milano, San Carlo Borromeo, oramai anziano, fu invitato a metà strada, per l’appunto a Torino. Da lì i reali non muoveranno più l’antico capo.

Trasferimento della Sindone a Torino, la storia

La Sacra Sindone, passata nelle mani dei Savoia approssimativamente nel 1453, che decisero di farne una reliquia privata. Il sacro Lino fu esposto nella cappella del castello di Chambery fino al 1532, quando la chiesa fu travolta da un incendio, ma la Sindone ne uscì intonsa.

Nel 1578, sfruttando le volontà di San Carlo Borromeo, i Savoia portarono il lenzuolo dov’è impresso il volto del cristo a metà strada tra la Francia e Milano. L’arrivo dello stesso è fatto risalire al 14 settembre 1578. Gli storici, non essendo concordi su questa data, attribuiscono la data del 9 ottobre 1578, quella dove il cardinale milanese arrivò in Piemonte.

I torinesi rimasero estasiati dalla Sindone e decisero di farne un loro simbolo, non solo per la città, ma per tutta la comunità cristiana cattolica.

La Sindone spostata in due occasioni

Sebbene la Sacro Telo è il simbolo religioso di Torino, per due volte i custodi decisero di spostarla per tutelarla:

  • nel 1706, durante l’assedio francese in Italia, i custodi del lino portarono il capo a Genova;
  • nel 1939, durante la seconda guerra mondiale, la Sindone fu trasferita e nascosta in Campania. Si dice che lo stesso HItler cercò in più occasioni di rubare la regliquia

Attualmente la Sacra Sindone è custodita nella terza cappella della navata sinistra della Cattedrale di San Giovanni. Esattamente in quello che normalmente si chiama Duomo anche se in realtà è una cattedrale.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale