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Nuove aperture di ristoranti etnici a Torino. A dispetto della crisi

Da Alessandro Maldera

Settembre 15, 2020

piatti etnici

Nonostante la crisi dovuta dalla pandemia aprono a Torino nuovi ristoranti etnici.

Si parla sempre di più di un settore fortemente in difficoltà, quello del commercio e della ristorazione del capoluogo piemontese. E le cause si conoscono: la pandemia, la mancanza di turismo ma anche lo smart working.

Le Associazioni di categoria da tempo sottolineano come uno dei settori maggiormente toccati dalla crisi dovuta alla pandemia e all’emergenza sanitaria è quello dei bar e ristoranti.

Eppure, nonostante tutto, ci sono per fortuna imprenditori coraggiosi che non si sono persi d’animo ed hanno deciso, con impegno, di trasformare un momento di crisi in opportunità. Si tratta di nuovi ristoranti etnici che, di fatto, a Torino mancavano. Hanno deciso di investire su di loro e sul territorio.

tavola con cucina etnica
Nuove aperture di ristoranti etnici a Torino. A dispetto della crisi

Le nuove aperure

Ecco le nuove cucine dal mondo di cui i torinesi possono godere le specialità.

  • Casa Armenia: facile da capire di che cucina si tratta, è un ristorante Armeno. Apre a marzo ma è costretto a chiudere subito a causa lockdown. Appena possibile, il proprietario Harutyun Vopanyan, riapre più convinto che mai.  I clienti fioccano e la gastronomia si trasforma in bistrò. La cucina è gestita dalla mamma e dalla consorte del proprietario ed è l’unico esponente di questa cultura gastronomica. Menu intorno ai 15-20 €, bevande escluse;
  • Cinta Rasa: unico esponente della ristorazione indonesiana in Italia alza la saracinesca a giugno. L’idea nasce dall’incontro di due italiani appassionati d’Indonesia e di Sri Satuti, una ricercatrice javanese trapiantata in Italia da 28 anni. Il menù è decisamente originale dei luoghi grazie alla balinese. Mentre per gli arredi, in attesi che arrivino quelli tradizionali da Bali, i proprietari si sono affidati da un artigiano di Saluzzo. Sempre in puro stile indonesiano. Il costo di un menu, bevande escluse, si aggira intorno ai 25 €;
  • Al Fassia: un bel ristorante di autentica cucina marocchina aperto da Khadija, una giovane ragazza cuoca per passione e di professione. Dopo una gavetta nella sua città natale, Fès, capitale gastronomica del Marocco, arriva a Torino. Decide di aprire il suo ristorante proprio in pieno Balon, a ridosso di Porta Palazzo. Ma dopo quattro anni di distanza, approfittando della pausa forzata del lockdown, pensa che quello sia il momento giusto per realizzare il suo sogno. Aprire un localino moderno, arredato con gusto insieme al fratello,  con una formula di cucina basata sui grandi classici. E quindi a luglio apre il locale, sia a pranzo che a cena. Costo medio di un menù, bevande escluse 15 €.

Grazie a questi tre giovani imprenditori adesso a Torino è possibile mangiare in nuovi ristoranti etnici, facendo un giro gastronomico nel mondo, restando comodamente seduti nel capoluogo piemontese.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende