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Chiude “Eataly in Collina”: 17 dipendenti a rischio dopo il lockdown

Da Alessandro Maldera

Luglio 15, 2020

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Eataly in Collina” ha deciso di porre fine alle sue attività.

Il polo del gusto si trova a Chieri, in via Vittorio Emanuele II 32, dove quasi 140 anni fa, nel 1882, era stata fondata la torrefazione del Caffè Vergnano. Qui era stata designata la sede di questa prestigiosa novità, che comprendeva diverse realtà. Al suo interno, infatti, c’era posto per il coffee shop, l’osteria, l’enoteca e il mercato. Una serie di particolari ambienti che hanno reso unico questo posto.

La scelta di chiudere è arrivata dopo il lockdown. “Eataly in Collina” ha alzato bandiera bianca poco dopo la riapertura generale del 18 maggio, soprattutto per ragioni economiche, come è facile immaginare. L’azienda principale ha reso noto che l’attività di Chieri era già in perdita regolare di 100mila euro all’anno. Un rosso che si poteva coprire fino a qualche tempo fa, e che ora non è più sostenibile. La riduzione del giro d’affari e la chiusura forzata di questi mesi sono stati due colpi da KO per questo piccolo gioiello in collina.

caffè vergnano Eataly
Chiude “Eataly in Collina”: 17 dipendenti a rischio dopo il lockdown

Le conseguenze e le possibili soluzioni

Ora le conseguenze più gravi di questa chiusura saranno pagate dai dipendenti. Sono 17 i lavoratori che rischiano il loro posto, tutti impegnati nei vari settori proposti.

I rappresentanti dei lavoratori della FilcamsCgil hanno richiesto a gran voce di evitare i licenziamenti. Una soluzione plausibile fornita dalle sigle sindacali è quella della ricollocazione di tutti i lavoratori presso lo stabilimento Vergnano di Santena. Una strada percorribile solo tenendo conto del turn over con eventuali lavoratori in procinto di andare in pensione.

Altrimenti, i sindacati hanno manifestato alla società la loro voglia di lottare per garantire l’occupazione ai dipendenti, nell’attesa che si palesino soggetti interessati alla rilevazione dell’attività.

Questa dolorosa chiusura rappresenta una perdita di dimensioni non indifferenti per Chieri. La cittadina della provincia torinese si appresta a dire addio non soltanto a un punto di riferimento economico, ma anche a un luogo di inestimabile valore storico, visto ciò che rappresenta tutto ciò per Chieri. Una perla che non andrebbe persa con questa facilità e per cui occorrerebbe fare qualcosa, in tempi molto ristretti.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende