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Riapertura OGR Torino: a rischio l’area Tech

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La mancanza di spazi potrebbe indurre le aziende a lasciare il complesso

Riapertura OGR Torino, incertezze sul futuro del polo tecnologico.

Difficile ripartenza per l’area tech situata nel ramo sud delle Officine Grandi Riparazioni di corso Castelfidardo. Il progetto, nato come incubatore di idee incentrato sulle start up, è ora messo a dura prova.

Lo smart working ha infatti allontanato da quegli spazi le multinazionali e le giovaniimpreselocali che ora faticano a farvi rientro. Il polo culturale e artistico ha dovuto far posto all’ospedale Covid ed anche lo Snodo, importante punto di raccordo all’interno del complesso, è rimasto chiuso.

Le attività si trovano così rallentate e le 499 postazioni dedicate all’innovazione cominciano a svuotarsi. Il primo a dare forfait è stato il gruppo Planet Smart City il cui consiglio d’amministrazione è guidato dal fisico del Cern Stefano Buono.

La società che si occupa della realizzazione di soluzioni abitative sostenibili e socialmente inclusive lascerà le OGR, mentre resterà l’Investment Operating Company, Lift. L’azienda si propone di raccogliere 90 milioni sul territorio nel prossimi 5 anni e non ferma il suo ambizioso progetto.

Tuttavia, sembra che anche un’altra ditta sia pronta a lasciare il polo tech delle ex officine.

OGR-Tech-Torino
Riapertura OGR Torino: a rischio l’area Tech

Riapertura OGR Torino: Fondazione CRT non demorde

La rinascita delle OGR come culla di idee e innovazione è messa alle strette.

Ma Fondazione CRT ci tiene a dare rassicurazioni. L’investimento di 90 milioni effettuato per rilevare e ristrutturare il complesso non è stato vano.

Fin dai primi giorni di attività, il polo tecnologico è sempre stato in movimento, accogliendo al suo interno giovani imprenditori e start up. Secondo i dati riportati dalla Fondazione stessa, solo il 5% delle postazioni è attualmente in procinto di liberarsi.

C’è poi la lista d’attesa, che consente di monitorare gli ingressi nello spazio tech per fare posto a chi ne abbia il desiderio.

Forse il Covid sembra aver intaccato l’operatività dell’area torinese dedicata all’innovazione. Ma la riapertura OGR resta comunque fondamentale per continuare a dare spazio a imprese e cultura in un periodo difficile come quello attuale.

Ilaria Di Pinto

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