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Fusione FCA-PSA, accordo ufficiale tra fine 2020 e inizio 2021: la promessa di Manley

Da Alessandro Maldera

Maggio 06, 2020

La fusione FCA-PSA sarà resa ufficiale tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo.

A cavallo tra il 2020 e il 2021 saranno comunicati i dettagli di una trattativa che affonda le sue radici in un periodo più lontano. Da anni Fiat Chrysler Automobiles era alla ricerca di un partner solido per proseguire con i suoi progetti.

Il gruppo PSA si è fatto largo e si è sostituito a Renault (altro pretendente alla fusione con FCA) e ha dato vita al sodalizio che presto verrà confermato con le formalità di rito.

A confermarlo è stato Mike Manley, amministratore delegato del gruppo italo-americano, che ha sottolineato le già note intenzioni dei vertici rappresentativi delle aziende.

Sul finire dello scorso anno, sia FCA che PSA avevano diffuso delle note ufficiali, mediante le quali avevano affermato di essere a contatto per la trattativa riguardante un futuro in cooperazione.

Una conferma delle indiscrezioni lanciate dal Wall Street Journal, che aveva rilanciato questa ipotesi in tempi recenti.

Tra ottobre e novembre 2019 si è poi giunti alla fumata bianca, che ha sancito l’inizio di una nuova partnership.


I progetti da realizzare dopo l’operazione e il costo della fusione FCA-PSA


La fusione avverrà con entrambi i soggetti coinvolti posti sullo stesso piano. Un 50 e 50 fortemente voluto per rispettare pienamente le parti coinvolte.

Nonostante la larga diffusione del Coronavirus e il primo trimestre del 2020 chiuso con forti perdite (quantificate in 1,7 miliardi di euro) FCA presto si unirà al suo affidabile alleato.

Il gruppo potrebbe dunque prendere in considerazione la decisione di andare a colmare  alcuni vuoti di mercato che per ora la contraddistinguono. In passato si è parlato di un ritorno alla produzione della Punto o di una sua erede, nel caso in cui fosse stata intavolata una trattativa proprio con PSA.

Dopo il pensionamento nel 2018 proprio della Grande Punto e di Alfa MiTo, il gruppo ha bisogno di novità in un segmento di mercato ancora molto appetibile. Senza contare il lancio della 500 elettrica, il restyling della Ypsilon, l’arrivo del nuovo B-Suv di Lancia e del suv di Alfa Romeo.

La ciliegina sulla torta potrebbe essere rappresentata proprio dal rilancio di vecchi cavalli di battaglia di Lancia, specie con una versione rivisitata della Delta.

Dunque, a breve sarà realtà quella che rappresenta una vera e propria svolta epocale nel futuro del settore.

Si parla di un’operazione da 45 miliardi, che decreterà la nascita di una nuova superpotenza dell’automotive.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende