Urbanistica

Il Motovelodromo di Torino risorge come impianto sportivo, una società risponde al bando

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Un raggio di speranza illumina il Motovelodromo Fausto Coppi di Torino, struttura storica della città, ma fondamentalmente abbandonata a se stessa da qualche anno a questa parte.

L’impianto di corso Casale 144 ha ospitato negli anni numerose gare di ciclismo su pista, partite di calcio e di rugby. Ma anche eventi lirici, concerti, fiere e mercati, per cercare di coprire le spese di gestione.

Dopo una serie di alti e bassi, nel 2019 l’amministrazione comunale si decise ad avviare un processo di recupero attraverso un bando per l’aggiudicazione della struttura.

Ebbene, qualcuno finalmente si è fatto avanti con un’offerta. Si tratta di Padel M2, società che si occupa prevalentemente di Padel, uno sport simile al tennis, nato in Argentina, in cui sostanzialmente i muri che delimitano il campo fanno parte del campo stesso. Una disciplina che sta prendendo piede anche in Italia e che conta 13 club nella Penisola.

Con 350 mila euro – circa centomila in più rispetto alla base d’asta – Padel M2 si è aggiudicata la struttura di 24mila metri quadri. Avrà il diritto di superficie sul complesso per 60 anni. Un tempo più che sufficiente per rimettere a nuovo il Motovelodromo e permettere agli investitori di ricevere un ritorno economico.

Come sarà il nuovo Motovelodromo di Torino? Ancora non si sa con certezza. Ma il titolare della società sicuramente vuole investire nello sport, conservando e recuperando lo scopo originale della struttura nata nel 1920.

Padel o non padel, si tratta di restituire un pezzo storico di Torino alla cittadinanza.

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