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Desolazione a Porta Susa: in progetto una galleria della ristorazione entro il 2020

Da Giulia Licari

Novembre 20, 2019

Desolazione Porta Susa

La trasformazione di Porta Susa in prima stazione di Torino rischia di arenarsi tra desolazione, locali vuoti e progetti incompiuti.
Per il polo ferroviario, inaugurato nel 2013, transitano 5 milioni di passeggeri l’anno. Ma, a differenza di Porta Nuova, mancano i servizi: non ci sono farmacie, tabaccai o bancomat. Solo una postazione dei carabinieri, tre bar e gli sportelli di Trenitalia, Italo e Gtt. Tutti gli altri spazi destinati all’uso commerciale sono vuoti e sulle vetrine rimane la scritta “locale in allestimento”.

E pensare che Porta Susa aveva vinto il premio “Migliore stazione di grosse dimensioni UE 2013”. Dopo sette anni di cantieri e 79 milioni di euro, la struttura che sostituiva la vecchia stazione era destinata a essere tra le più tecnologiche e moderne d’Italia.

Un’attrazione per la città di Torino, pensata con diversi spazi per ristoranti e negozi.

Ma qualcosa deve essere andato storto: la stazione che doveva diventare il cuore pulsante della città è rimasta incredibilmente desolata. Rimangono da sfruttare commercialmente circa 5000 mq e 1800 mq di terrazze.

I nuovi progetti per Porta Susa

Attualmente è in corso una gara per i progetti che riguardano la ristorazione nella galleria di acciaio e vetro.

Sono sei i concorrenti che hanno manifestato interesse, l’obiettivo è arrivare a delle proposte concrete entro il 20 dicembre. Così da avere uno spazio ristorativo entro il 2020 tra le bellissime architetture della stazione.

Tuttavia, la superficie adibita ai locali di ristorazione è pari a un quinto del totale. Per ovviare alla desolazione di Porta Susa è necessario concentrarsi anche sui servizi. Il progetto immaginato per il primo piano della stazione è quello di una galleria commerciale. Non è pensato però come un momento di shopping, non ci saranno nemmeno negozi di abbigliamento o simili. Si punta a realizzare quei servizi utili a soddisfare i bisogni di chi viaggia e non solo.

“Non vogliamo fare scelte affrettate”, rassicura Simone Maltempi, Amministratore Delegato di Altarea Cogedim, società francese che gestisce lo scalo ferroviario. L’obiettivo è quello di proporre una soluziona che sia di lungo termine.

La vecchia stazione

Oltre al problema della desolazione della nuova stazione di Porta Susa della nuova stazione, rimane la questione del vecchio complesso in piazza XVIII Dicembre. Dagli ultimi aggiornamenti, sembra che sorgerà un hotel proprio in quell’area, attivo per le Atp Finals.

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Giulia Licari

Laureata in Lingue e Culture per il Turismo, con un Master online in Comunicazione digitale, Web marketing e Social media management (SDB), attualmente sto frequentando il corso di laurea magistrale in Comunicazione, ICT e Media . Da sempre amante di Torino e appassionata di comunicazione web e Seo