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Altri guai per il Grattacielo della Regione Piemonte: nuova inchiesta
Da Alessandro Maldera
Agosto 30, 2019
Nuova tegola per il Grattacielo della Regione Piemonte.
La Procura di Torino ha aperto una nuova inchiesta sull’edificio progettato dall’archistar Massimiliano Fuksas che dovrebbe ospitare gli uffici della Regione Piemonte.
La vicenda
Nello specifico, si tratta di un fascicolo carico di ignoti, nel quale si ipotizza il reato di falso in atto pubblico riguardante una fattura di oltre due milioni di euro per la cooperativa Cbm, che subentrò nella costruzione del grattacielo dopo il fallimento della Coopsette.
In sostanza, si tratterebbe di una fattura gonfiata, seppur mai pagata, che avrebbe dovuto coprire la realizzazione dei lavori per una cifra di 243mila euro, ma sulla fattura era riportata la somma di 2 milioni e 259mila euro.
Tuttavia, l’accordo aggiuntivo che sancisce il subentro di Cbm a Coopsette è un atto privato e aver fatto un falso gonfiando il valore della fattura non sarebbe in reato penale.
Infatti, la magistratura sta verificando la legittimità dell’operazione.
Al momento non risultano esserci indagati, ma in questo giorni gli investigatori stanno ascoltando diverse persone per cercare di chiarire la vicenda.
Dunque, sembra non avere pace il Grattacielo della Regione Piemonte che, tra innumerevoli guai giudiziari, vetri e piastrelle rotte, dovrebbe essere completato per la fine del 2020.
Alessandro Maldera
Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende
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