Palazzo Dellazoppa, il palazzo con le tartarughe in via Viotti

Quando percorriamo via Viotti a piedi, ci troviamo sotto i portici oppure stiamo guardando le vetrine dall’altro lato della strada.
Difficile notare le povere tartarughe che sorreggono il palazzo al numero civico 4.
Lo stabile è un elegante esempio di architettura Liberty, costruito nel 1906 dall’ingegner Carlo Angelo Ceresa.
Ceresa fu attivo a Torino tra il diciannovesimo e ventesimo secolo.
Realizzò il sontuoso cinema Ghersi, che fu distrutto durante il risanamento di via Roma nel 1930. Progettò nel 1915 il Palazzo della Luce, che i torinesi conoscono come “la piccola Madama”.
Furono i signori Dellazoppa, invece, a commissionare all’ingegner Ceresa via Viotti 4. I decori del palazzo, infatti, sono più misurati rispetto ai tipici palazzi Liberty come Villa Scott e Casa Fenoglio-La Fleur o Casa Bellia e Casa Priotti.
Stessa discrezione hanno le due targhe che menzionano rispettivamente i Dellazoppa e Ceresa.
Sono poste sotto i due bow windows presenti sulla facciata e restano inosservate alla maggior parte dei passanti.
Palazzo Dellazoppa si trova in quell’area interessata dal rinnovamento urbano realizzato nella seconda metà del 1800
Il “taglio della diagonale” di via Pietro Micca fu l’avvio della nuova connotazione che avrebbe assunto il centro storico.
Alle sommità delle colonne esterne del portico di via Viotti, due tartarughe fanno da capitello. Sembrano un po’ sofferenti, forse perché sostengono il peso della casa da più di un secolo. D’altra parte le teste cornute che paiono far loro da guardia ai lati delle colonne, non si mostrano accomodanti.
La tartaruga è il simbolo orientale raffigurante l’uomo che si trova tra cielo e terra
La due parti della corazza sarebbero appunto il cielo che ci avvolge dall’alto, e la terra che ci sorregge dal basso.
Le tartarughe, insieme a serpenti, chiocciole e pipistrelli sono frequenti nei decori di case e monumenti di Torino. Animaleria e motivi floreali spesso sorprendono per le vie di Torino chi è avvezzo a guardarsi intorno.