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Botticelli, due Veneri a confronto alla Galleria Sabauda di Torino

Da Roberto Mazzone

Luglio 19, 2016

Come due “gemelle diverse”, ma profondamente unite, le due Veneri di Botticelli si specchiano una nell’altra in  un eccezionale confronto presso gli spazi della Galleria Sabauda di Torino dal 19 luglio al 18 settembre 2016.

Si tratta di due opere ispirate alla dea che Sandro Botticelli dipinse con la collaborazione della sua bottega. Oltre alla celebre “Nascita di Venere (conservata agli Uffizi di Firenze), il Maestro ne realizzò altre, di cui solo tre giunte fino a noi: la Venere “di Torino”, la sorella conservata presso la Gamäldegalerie di Berlino (entrambe realizzate nel 1490) e una terza che fa parte di una collezione privata svizzera.

Grazie a Venere incontra Venere – il titolo dell’allestimento –  l’opera berlinese viene portata per la prima volta in Italia e le due sorelle si offrono insieme al pubblico per essere ammirate in un unico colpo d’occhio.

La Venere “di Torino” proviene dalla collezione Gualino. La prima traccia dell’opera risale al 1844 quanto fu acquistata da un reverendo inglese, che in seguito la cedette a un barone.

L’opera si pensava perduta nell’incendio della casa di quest’ultimo ma fu ritrovata dagli eredi da cui la acquistò il grande collezionista biellese Riccardo Gualino. Nel 1930 divenne patrimonio della Galleria Sabauda.

In mostra anche il modello di bellezza classica a cui Botticelli si ispirò, quello della Venere pudica, rappresentata dalla statua in marmo di Afrodite Anadiomene (cioè nascente dal mare), di età romana (II secolo d.C.), realizzata da un originale di età ellenistica e sormontata da una testa di epoca rinascimentale.

L’opera appartiene al patrimonio della Soprintendenza del Piemonte ed è normalmente conservata a Palazzo Chiablese, sempre a Torino. Completa l’allestimento una riproduzione del dipinto fiorentino.

Venere incontra Venere inaugura lo Spazio confronti della Galleria Sabauda, dedicato ad allestimenti di ridotte dimensioni che metteranno due o più opere talvolta a confronto, talvolta in dialogo, per far scoprire al pubblico i legami dell’arte attraverso le epoche.

In precedenza la Venere di Torino è stata esposta in Cina (Pechino, Hong Kong e Macao), in Giappone (a Tokyo) e insieme all’opera berlinese anche a Londra e Berlino.

Questa mostra rappresenta un’importante occasione per avvicinare nuovi visitatori ai capolavori conservati nei Musei Reali. L’opera  è molto richiesta nelle grandi mostre internazionali e sarà una delle ambasciatrici dei Musei Reali nel mondo. La visita di Venere incontra Venere è inclusa nel biglietto dei Musei Reali.

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Roberto Mazzone

Laureato in Scienze della comunicazione con un Master in Informazione, New Media e comunicazione plurimediale, conseguito nel 2012. Giornalista pubblicista, grande appassionato di teatro, inizia a frequentarlo come spettatore, e dal 2003 in qualità di operatore dell’informazione e critico teatrale, collaborando con numerose testate e webzine di settore, specializzandosi soprattutto nel teatro musicale. Giornalista pubblicista, è inoltre membro dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro e fa parte della giuria di PrIMO, il Premio italiano per il musical originale, ideato da Franco Travaglio.