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Una medaglia d’oro al valor militare per Torino

Da Deniele De Stefano

Maggio 29, 2016

medaglia d'oro al valor militare

Quando si parla di una medaglia al valore solitamente si pensa subito ad un eroe di guerra. Qualcuno che con sprezzo del pericolo ha messo a repentaglio la sua vita per compiere un gesto di valore assoluto per la propria patria o per salvare i propri compagni o civili indifesi.

Un pò come hanno fatto Pietro Micca o Paolo Sacchi: entrambi eroi riconosciuti unilateralmente da tutti i torinesi.

Questo non è affatto sbagliato, ma c’è di più;  quello che forse non tutti sanno è che la suddetta onorificenza può essere assegnata anche ad un gruppo di persone (militari o civili) e addirittura ad un’intera città.

Ed è ciò che è successo alla nostra amata Torino, che il 29 Maggio del 1959 si vide insignita della medaglia d’oro al valor militare, per il sostegno alla resistenza partigiana fornito dai suoi cittadini ed in ossequio al tributo di sangue che quest’ultimi hanno versato.

soldati italiani fatti prigionieri
soldati italiani fatti prigionieri

Queste le motivazioni direttamente dal sito del quirinale: “Capitale e cuore di una regione guerriera non piegò sotto l’urto ferrigno e per diciannove mesi oppose invitta resistenza all’oppressore sdegnando le lusinghe e ribellandosi alle minacce. Rifiutò compromessi, tregue e accordi indegni che avrebbero offuscato la limpidezza delle sue nobili tradizioni e si eresse, con la stessa fierezza dei padri, nuovo baluardo alla continuità e all’intangibilità della Patria. Centro pulsante di vitale linfa, alimentò le sue formazioni partigiane che, senza distinzione di parte, nel piano, sui monti e per le valli opposero i petti dei giovani figli alle dilaganti orde che non riuscirono a portare il ludibrio nelle contrade, nelle case, nelle officine, ove lavoro e onore erano atavico vessillo d’onesta fede e di sacro amore di Patria. Tutto il suo popolo in armi, dopo aver fieramente rifiutato, nonostante minaccia di nuovi massacri e distruzioni, il libero passo al nemico in ritirata, unito in un supremo sforzo che fece di tutti i cuori, un solo cuore pulsante del più nobile ardore, travolgeva ed abbatteva per sempre la tracotanza nazifascista. 11 impiccati, 271 fucilati, 12.000 arrestati, 20.000 deportati, 132 caduti e 611 feriti in fatti d’arme, sono il sublime contributo di sangue e di martirio sacro patrimonio alle generazioni future che ha infiorato la dura e radiosa via della redenzione e della libertà. 8 settembre 1943-25 aprile 1945.”

panorama di Torino
panorama di Torino

Un invito ad onorare pubblicamente tutti coloro che col loro dolore e sacrificio, e a volte purtroppo con la propria vita, si sono opposti all’occupazione nazi-fascista ed alla dittatura della repubblica di Salò successive all’armistizio di Cassabile, che entrato in vigore dopo l’annuncio dell’8 settembre 1943 sanciva l’armistizio con le forze anglo-americane firmato pochi giorni prima, il giorno 3.

Daniele De Stefano

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Deniele De Stefano

Nato e cresciuto a Torino, sono diplomato in informatica all’Itis Avogadro e laureando in lingue e letterature straniere presso l’università di Palazzo Nuovo. Amo moltissimo la mia città, ne sono orgoglioso, e mi piace mostrare agli altri cosa essa può offrire ed il motivo per cui le sono così legato.