26 febbraio 1887: a Torino nasce il primo abito confezionato su misure standard

Il 29 febbraio 1887 a Torino, nella centralissima via Cavour, veniva confezionato il primo abito ideato sulla base di misure teoriche.
La Torino del tardo ‘800, così come quella che sarebbe stata la Torino del ‘900, era fondata su un impianto industriale, in cui l’innovazione tecnologica e la continua ricerca del miglioramento nel settore oggi chiamato “secondario” la facevano da padrone.
In quel frangente nel lontano 1887 a Torino si tenne il primo esperimento di produzione in serie di un abito da uomo. L’idea nacque da un’azienda allora piccola ma fiorente con sede nel capoluogo e a Chivasso, la “Donato Levi e Figli”, una realtà che per prima seppe capire che l’industria tessile poteva fare un salto di qualità e produrre capi di vestiario basandosi su misure ideali e teoriche, senza dover necessariamente confezionare ogni abito su misura per ogni cliente.
Il primo prototipo che avrebbe segnato un cambiamento nella storia dell’industria tessile italiana, era completo di giacca e gilet e aprì la strada alla serialità che ha caratterizzato il ‘900 torinese e italiano. Purtroppo, a causa di alcuni bombardamenti durante la seconda Guerra Mondiale, l’abito in questione è andato perduto, ma il suo ricordo proprio no, e men che meno l’idea geniale che vi era alla base.
Francesca Palumbo