Sagittaurus, la nuova vedetta di Torino
Da Francesca Palumbo
Luglio 23, 2015
Sui tetti del meraviglioso corso Massimo D’Azeglio, all’angolo con corso Vittorio Emanuele II, da qualche giorno veglia una nuova opera d’arte, il Sagittaurus.
Questa sorta di “guardiano” della città altro non è che una scultura luminosa concepita per ridisegnare il profilo notturno di Torino, dando un tocco di classe e di colore.
Concepito dall’artista Richi Ferrero su commissione del Gruppo Building di Piero Boffa, il Saggittaurus è la seconda vedetta luminosa che veglia sulla nostra città dopo il Grande Guerriero, collocato nel 2006 su un palazzo in corso Matteotti.
Tra gli ambiziosi progetti del gruppo con sede in via Alfieri 6, troviamo anche la riqualificazione di Lagrange12, palazzo all’angolo tra via Giolitti e via Lagrange che ospiterà sul suo attico un terzo guerriero , che rappresenterà una vedetta mentale sulla città.
Il Saggittaurus, protagonista di questi ultimi giorni dell’arte torinese, rappresenta il connubio tra un conquistatore dotato di arco e frecce e un toro, simbolo dell’antica popolazione dei Taurini.
Le foto di Piero Ottaviano, illustrano la nuova opera firmata Ferrero e Building e la sua posizione di vedetta urbana sulla nostra Torino.
Francesca Palumbo
Francesca Palumbo
Giornalista pubblicista laureata in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica e Politica. Ottima conoscenza dell'inglese. Responsabile Ufficio Stampa con esperienza di 5 anni.
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