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Carlo Marochetti, da Torino all’Etoile e Westminster

Da Alessandro Maldera

Maggio 16, 2014

Carlo Marochetti, il torinese che ha scolpito l'Etoile di Parigi e Westminster

L’arco di trionfo di Parigi ed il Palazzo di Westminster, meglio conosciuto come la Houses of Parliament, hanno in comune qualcosa: un filo  che porta il nome di Torino e di Carlo Marochetti.

Nato nel capoluogo piemontese nel 1805, conosce la prima notorietà grazie all’Accademia Albertina di Torino, che commissionandogli diverse statue, fa sì che il suo nome sia sdoganato oltralpe, cosa che porterà Carlo Marochetti ad esporre una sua opera, l’Angelo Ribelle, all’importantissimo Salon de Paris del 1831.

Nonostante la giovane età e la carriera ancora breve, nel 1833 arriva la grande occasione.

Parigi lo vuole assieme allo scultore Rude per realizzare i rilievi dell’Arco dell’Etoile.

Qui Carlo Marochetti scriverà una pagina importante della storia dell’arte, raffigurando la Battaglia di Jemmapes e conferendo all’arco il suo aspetto imponente ed elegante allo stesso tempo.

Da questo momento in poi Marochetti svilupperà il suo personalissimo stile, figlio del gusto romantico nella scultura, nonostante una formazione nettamente classicista, evidente con la sua passione per il tema storico o cavalleresco.

È in questo periodo che Marochetti realizzerà quello che all’epoca venne universalmente considerato il capolavoro della scultura equestre dell’Ottocento: il monumento a Emanuele Filiberto di piazza San Carlo a Torino.

La critica dirà dell’opera “Il duca sabaudo vi è raffigurato nell’atto di reinguainare la spada in segno di vittoria e di pace dopo la battaglia di San Quintino e al lieve arretramento del suo busto catafratto corrisponde quello dell’impaziente cavallo, cosicché il gruppo ne riceve una straordinaria vivacità ben composta ed equilibrata nei suoi volumi”.

Carlo Marochetti, soltanto trentatreenne, è ormai considerato uno dei più grandi scultori al mondo e le sue opere sono nelle più importanti piazze d’Europa.

Per una normale carriera sarebbe già un risultato incredibile, ma la corsa del torinese non si arresta.

Carlo Marochetti, il torinese che ha scolpito l'Etoile di Parigi e Westminster

Dopo avere scolpito pezzi importantissimi come il monumento a Re Carlo Alberto a Torino, o i busti in marmo dei principi sabaudi, si sposta in Francia dove esegue nel 1840 la statua di La Tour d’Avergne a Carbaix, il monumento equestre al Duca d’Orleans alla Orangerie di Versailles e il San Vincenzo de’Paoli per l’Ospedale della Carità a Parigi.

Con i moti rivoluzionari del ’48, ed essendo amico di strettissimo di Luigi Filippo, si vede costretto a lasciare la capitale francese per stabilirsi a Londra.

Anche qui il suo talento esplode in fretta.

Dopo molte partecipazioni alle esposizioni della Royal Academy gli viene commissionata nientemeno che la statua equestre a Riccardo Cuor di Leone a Westminster, edificio di Londra in cui hanno sede le due camere del Parlamento del Regno Unito, quella dei Lord e quella dei Comuni.

Questa non sarà la sola volta che il torinese lavorerà per la casata britannica, poiché realizzerà di lì a breve anche la statua della principessa Elisabetta Stuart, situata nella chiesa di San Tommaso a Newport, ed il monumento al Duca di Wellington a Glasgow.

Carlo Marochetti morirà a Passy nel 1867, ma non prima di aver regalato al mondo altre incredibili opere, molte delle quali tutt’oggi esposte al Museo del Risorgimento e all’Accademia Albertina di Torino.

Un torinese da riscoprire e di cui andare fieri.

Michele Albera

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende