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Inchiesta acciaio Juventus Stadium, richiesta l’archiviazione

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Aveva scatenato l’ennesima ridda di sfottò nei confronti dei bianconeri, da parte di tutta quella parte d’Italia che, evidentemente, altro non attende che criticare ciò che accade da corso Galileo Ferraris.

O dalle parti della Continassa.

Si era ipotizzato, temuto, che l’acciaio con cui parte dello Juventus Stadium fosse non a norma, con conseguenti rischi di crollo e con conseguente apertura di un’inchiesta ai danni dei fornitori (la Juve era parte lesa nel procedimento).

Stando a quanto riportato dall’Ansa, ieri è arrivata la svolta.

A due anni dall’apertura dell’inchiesta che aveva ipotizzato il pericolo teorico di crollo colposo per alcune forniture d’acciaio ritenute non a norma, la Procura di Torino ha chiesto l’archiviazione. Sono così stati ritenuti senza responsabilità i tre indagati. Giovanni Quirico, all’epoca dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Torino, e i liberi professionisti Francesco Ossola e Paolo Erbetta.

Il club bianconero, parte lesa nel procedimento, non si è opposto al provvedimento.

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