5 gennaio 1980: il terremoto di Torino, oltre un minuto di terrore in città

Sono passati più di 40 anni da una delle ultime – tra le più potenti e pericolose -scosse di terremoto mai registrate a Torino.
Era la vigilia dell’Epifania del 1980 quando alle ore 15,38 minuti e 46 secondi – come riportano minuziosamente le cronache del tempo – Torino cominciò a tremare. Investita da un sisma di magnitudo 4.7 della scala Richter con epicentro in val Sangone. Giaveno, per l’esattezza.
Il sisma è durato per oltre un minuto e mezzo, seguita per altri 4 minuti da altre piccole scosse di riflessione
Un tempo lunghissimo in cui i torinesi si sono immediatamente riversati in massa in strada, per paura a cedimenti degli edifici cittadini. Per fortuna dopo il grande spavento la conta dei danni è , però, risultata inferiore a quanto previsto.
Il bollettino medico riporta il ricovero di 3 anziani nei nosocomi cittadini a causa di malori, collaterali, provocati dal terremoto.
Le tubature e le linee, le linee elettriche e del telefono – principale preoccupazione dei tecnici e dei vigili del fuoco – non hanno subito particolari danneggiamenti. Mentre i palazzi maggiormente lesionati sono stati nella zona di via Po e corso Palermo e piazza della Repubblica.
Il danno peggiore del terremoto del 1980 è stato il crollo del l campanile della Chiesa di Mirafiori sud della Visitazione di maria Vergine di strada del Castello di Mirafiori 44 e risalente agli inizi del diciassettesimo secolo.
La Redazione di Mole24