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I Frighi e Tad: una moda molto torinese

Da Alessandro Maldera

Agosto 16, 2012

I Frighi e Tad: una moda molto torinese

I Frighi. Il nome potrebbe suggerire il reparto di un grande distributore di elettrodomestici, invece stiamo parlando di una delle più particolari tendenze torinesi in tema di movida.I giornali li hanno definiti take away drink, termine molto anglosassone per descrivere una realtà in fin dei conti semplice, ma proprio per questo di grande successo.

Stiamo parlando dei Frighi veri e propri e del Tad, due locali tanto vicini e simili da essere semplicemente indicati come ” Frighi 1 e 2″. Vicini, perché posti uno in via Matteo Pescatore e l’altro in Via Verdi, di fronte alla sala studio Edisu.

Simili, perché basati entrambi sull’uso di quei frigoriferi che li hanno resi famosi.

I due locali, infatti, non hanno né sgabelli né tavolini, ma solo una lunga fila di frigoriferi da bar, pieni di svariate qualità e formati di birra (assieme a poche altre bevande). I clienti arrivano, si servono, e al bancone pagano una cifra relativamente esigua.

É vero, c’é anche il bancone, ma i due ragazzi dei Frighi di via Verdi preparano ben pochi cocktail.

In genere di limitano ad aprire le numerosissime bottiglie di birra che il locale riesce a vendere ogni sera.

I Frighi e Tad: una moda molto torinese

Con piazza Vittorio Veneto a pochi passi, e tante altre zone in cui sedersi comodamente serviti in locali più o meno alla moda , sembra strano che possano avere successo quelli che sono, in fondo, self service.

Eppure, è probabile che i Frighi siano diventato così popolari proprio perché sono spartani, ma nel contempo sono anche una sicurezza nelle serate un po’ improvvisate.

Aperti tutte le sere, sono la soluzione migliore per far iniziare il dopocena, o per una chiacchierata prima di andare ai Murazzi.

Nessuna pretesa stilistica, nessuna scelta azzeccata della musica ( che non c’è neppure), tuttavia i marciapiedi davanti ai due locali sono sempre affollati: birra, sigarette, qui si incrocia spesso chi deve poi proseguire la serata altrove, o chi invece ha deciso di bere solo qualcosa alla veloce.

Il rovescio della medaglia ovviamente c’è, sta proprio in questa massa di avventori che si ferma davanti ai due locali, che in fondo proprio per questo tanto take away non sono: molti residenti si sono lamentati, tanto che in passato sia i Frighi sia il Tad sono stati costretti alla chiusura anticipata a mezzanotte. Allarme rientrato, anzi sui social network gira voce che stiano per apparire I Frighi 3.

Che sia questo il futuro dei locali, nella città degli eleganti caffè?

Giulia Ongaro

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende