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Fantasmi a Torino: ci sono ma non si vedono

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Smaniosi di camminare per Torino di notte, magari alla ricerca di qualche angolo particolarmente caratteristico? Sarà meglio che vi guardiate le spalle, perché qualcuno potrebbe seguirvi.

Qualcuno di non troppo vivo, per la precisione.

C’è una leggenda che accompagna Torino e che va oltre i suoi legami con la magia, bianca o nera

È quella dei fantasmi, che pare infestino la capitale sabauda. 

Molti di loro sembrerebbero frequentatori del Centro e del Quadrilatero Romano.

Ma facciamo alcuni esempi.

Molti bambini raccontano del fantasma della Cittadella, che periodicamente farebbe capolino nelle sale del Museo Pietro Micca  vestito con una strana giubba verde.

Fantasmi a Torino: ci sono ma non si vedono
Fantasmi a Torino: ci sono ma non si vedono

Sede di ectoplasmi sembrerebbe essere anche il Palazzo Barolo

Si racconta che nel 1695 il matrimonio di Elena Matilde Provana di Druent, figlia del padrone del palazzo, con Gerolamo Gabrilele Faletti di Barolo fu funestato dal triste presagio (senza vittime) del crollo dello scalone centrale.

Un’anticipazione di un matrimonio drammatico, che terminò con il suicidio della sposa qualche anno dopo, dopo essere stata abbandonata dal marito.

Mai sentito parlare, poi, del Rondò della Forca?

La rotonda che unisce corso Regina Margherita a corso Valdocco e via Cigna era una delle sedi delle uccisioni praticate dal Boia di Torino

Pare che il suo fantasma si aggiri dalle parti del campanile di Sant’Agostino di via Santa Chiara. Si narra poi che il fantasma del domenicano Pietro Cambiani di Ruffia si aggiri in piazza della Basilica, ma la compagnia sarebbe ancora lunga da elencare

Qualche indirizzo fuori città: fra le sedi ectoplasmiche più rinomate della provincia segnaliamo il castello di Trana, le dame bianche e le spose che periodicamente si fanno vive a Sant’Ambrogio e a Rivarolo Canavese o i canti religiosi provenienti dal nulla che si odono a Sparone.

Ma l’elenco è lunghissimo e comprende anche apparizioni in luoghi famosissimi come la Reggia di Venaria o il corso Regina Margherita.

Per saperne di più consultate il portale dedicato agli appassionati di fenomeni apparizionali (questo il termine tecnico): www.fantasmitalia.it

Andrea Besenzoni

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