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Orologio Atomico: a Torino l’ora è sempre esatta

Da Alessandro Maldera

Luglio 20, 2012

Orologio Atomico: a Torino l'ora è sempre esatta

Impossibile che non scorrano nel cervello le immagini di nuotatori, podisti, ciclisti, atleti in generale alle prese con sfide contro avversari, o semplicemente contro il cronometro.

Ai più appassionati non sfuggirà il ricordo dell’eterna sfida Merlene Ottey-Gail Devers, quando alle olimpiadi di Atlanta ’96 è toccato al fotofinish decretare dopo una lunghissima attesa la vittoria all’america Devers, a scapito dell’allora 36enne giamaicana Ottey che perse così una delle ultime occasioni per vincere un oro olimpico al termine di una carriera da eterna seconda.

Eppure, quasi mai il concetto di tempo viene associato a quello di “ora esatta”.

Sarà che un ritardo a scuola non pregiudica granché, o un cartellino timbrato qualche minuto dopo l’ora prevista può comportare al massimo una piccola decurtazione, fatto sta che sono pochi quelli che si preoccupano di sincronizzare alla perfezione il proprio orologio.

Al di là del mito degli “orologi svizzeri”, destinato ormai ad essere sepolto, la precisione e sincronia degli orologi non rappresenta una preoccupazione insormontabile per l’uomo contemporaneo, pur frenetico e indaffarato.

Orologio Atomico: a Torino l'ora è sempre esatta

Eppure, pensiamo a un trader di borsa: quando milioni brucerebbe arrivando con un ritardo di soli due secondi?

Parecchi.

Ecco perché esistono gli orologi atomici, che presto potrebbero essere superati da quelli nucleari.

Gli orologi atomici hanno un bassissimo margine di errore, e di fatto vengono utilizzati per determinare l’ora esatta.

Il concetto degli orologi si fonda sulla misura del tempo in base a fenomeni periodici, ad esempio la vibrazione indotta elettricamente di un cristallo di quarzo.

Tale vibrazione rischia di non essere costante, quindi di precludere la precisione di un orologio tradizionale.

L’orologio atomico tiene invece il cristallo di quarzo “sotto controllo”, grazie alle proprietà fisiche di atomi particolari.

Il processo è il seguente: la vibrazione del quarzo viene trasformata in microonde di frequenza che dipende dalla vibrazione stessa, gli atomi assorbono tali microonde soltanto fino a quando la frequenza rimane costante.

Ogni volta che varia, alcuni atomi non assorbono più le microonde e vengono bloccati da un filtro che consiste in un campo magnetico o un raggio laser.

A questo punto un rivelatore conta gli atomi che oltrepassano il filtro: se sono troppo pochi, la vibrazione del quarzo sta cambiando e viene corretta.

Orologio Atomico: a Torino l'ora è sempre esatta
Orologio Atomico: a Torino l’ora è sempre esatta

Negli Stati Uniti il tempo è legato all’orologio atomico NIST-F1, che ha un margine di errore pari a un secondo ogni 100 milioni di anni.

Ben tre università, l’University of New South Wales, il Georgia Institute of Technology e l’University of Nevada, stanno attualmente progettando un orologio nucleare, che si basi sulla tecnologia nucleare e non atomica.

E che dovrebbe essere preciso fino a 19 cifre decimali in più e con un margine di errore inferiore a quasi 100 volte in paragone a quello atomico.

In Italia invece l’ora è regolata dall’orologio atomico di Torino.

Ebbene sì, la città della Mole Antonelliana vanta anche questo privilegio.

Per scoprire il mondo di questi dispositivi, è possibile visitare l’Inrim, che ha sede in strada della Cacce 91 nel quartiere Mirafiori sud.

Riccardo Ghezzi

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende