Torino e i suoi dormitori
Da Alessandro Maldera
Maggio 24, 2012
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Sono circa 1.250 i posti invernali nel dormitori comunali di Torino per l’inverno.
Con il freddo, aumentano le esigenze delle persone più indigenti e soprattutto senza un rifugio o un tetto che possa proteggere da gelo notturno e pioggia. Ecco perché, rispetto ai circa 950 posti garantiti nei mesi estivi e primaverili, con l’approssimarsi di dicembre e gennaio si cerca di fare gli straordinari.
Ad ogni inverno il problema dei senza-tetto e dei clochard ritorna, ma le risposte sembrano non essere adeguate.
Se è vero che 1.250 appaiono posti tanti e sufficienti, bisogna anche considerare che nella cintura torinese ed anche nelle zone limitrofe di provincia i dormitori sono pressoché inesistenti.
A rivolgersi a Torino sono quindi anche persone che non risiedono in città, precisamente il 48% del totale, un problema grosso perché la domanda cresce e sulle spalle del capoluogo piemontese grava un peso insostenibile.
Il Comune di Torino, in realtà, preferisce lasciare la gestione prevalentemente a cooperative ed associazioni onlus varie.
L’elenco più attendibile parla di 40 dormitori in territorio comunale, alcuni riservati a sole donne, altri a soli uomini, alcuni a soli stranieri, altri a soli italiani, alcuni solo a tossicodipendenti.
Ci si accede tramite normale lista d’attesa, progetti di inserimento o segnalazioni da parte di servizi sociali o autorità competenti.
![Torino e i suoi dormitori](https://mole24.it/wp-content/uploads/2012/05/1321445597872_Galata_Museo_dormitorio_piroscafo_Citta_di_Torino_OK.jpg)
Vediamoli tutti:
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1) Asilo Notturno Umberto I, via Ormea 119, per soli uomini, aperto tutto l’anno.
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2) Associazione Il Bivacco, via Saluzzo 9/D, per soli italiani, aperto tutto l’anno.
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3) Casa del Mondo Unito, via Negarville 30/2, per soli uomini stranieri, aperto tutto l’anno.
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4) Casa di Accoglienza notturna gestita dalla cooperativa Terra Mia, via Sacchi 47, per soli uomini tossicodipendenti dai 18 ai 40 anni, aperta tutto l’anno.
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5) Casa di accoglienza notturna gestita dalla cooperativa Parella, via Sacchi 49, per soli uomini dai 45 ai 65 anni, 8 posti, aperta tutto l’anno.
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6) Casa di accoglienza notturna gestita dalla cooperativa Frassati, via Foligno 10, per soli uomini, aperta tutto l’anno.
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7) Casa di accoglienza notturna gestita dalla cooperativa Parella, corso Tazzoli 76, per uomini e donne italiani e stranieri, aperta tutto l’anno.
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8) Casa di accoglienza notturna gestita dalla cooperativa Il Riparo, via Traves 7, per uomini e donne italiani e stranieri, 24 posti, aperta tutto l’anno.
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9) Casa di ospitalità notturna, via Carrera 181, per soli uomini italiani e stranieri, 42 posti, aperta tutto l’anno.
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10) Casa di ospitalità notturna cooperativa L’Altra Idea, strada Castello di Mirafiori 172, soli uomini italiani e stranieri, aperta tutto l’anno.
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11) Casa di Pronto Intervento, via Nizza 24, per sole donne, aperta tutto l’anno.
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12) Centro Accoglienza parrocchia di San Luca, via Negarville 14, per soli uomini italiani e stranieri, aperto tutto l’anno.
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13) Centro di Accoglienza “Gruppo Abele”, via Pacini 18, per adulti in difficoltà, 20 posti, aperto tutto l’anno.
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14) Ser.mig, piazza Borgo Dora 61, per soli uomini italiani e stranieri, aperto tutto l’anno.
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15) Ser.mig femminile, Lungo Dora Agrigento 61, per sole donne italiane e streniere, aperto tutto l’anno.
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16) Casa di ospitalità notturna cooperativa CTS, via Cigna 18, per soli tossicodipendenti uomini, aperta tutto l’anno.
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17) Morfeus, via Catti 7, per sole donne italiane e straniere, aperto tutto l’anno.
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18) Vides Laurita, piazza Maria Ausiliatrice 27, per sole donne soprattutto straniere, aperto tutto l’anno.
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19) Casa accoglienza stranieri, via Taggia 7, per soli uomini stranieri con lavoro regolare, aperta tutto l’anno.
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20) Casa di accoglienza Miriam, via della Consolata 7, per sole donne italiane, aperta tutto l’anno.
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21) Casa di accoglienza per donne cooperativa Parella, strada delle Cacce 132, per sole donne dai 18 ai 60 anni, aperta tutto l’anno.
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22) Casa di ospitalità notturna cooperativa Parella, via Marsigli 12, per uomini e donne italiani e stranieri dai 18 ai 60 anni, aperta tutto l’anno.
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23) Casa di ospitalità nottura, via Ghedini 6, prevalentemente per soli over 45, aperta tutto l’anno.
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24) Centro Colf, via Lomellina 44, per giovani straniere, aperto tutto l’anno.
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25) Centro Gentes, via San Secondo 42, per donne straniere, aperto tutto l’anno.
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26) Centro Avventista, via Rosta 3, per famiglie di stranieri, aperto tutto l’anno.
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27) Servizi Vincenziani, via Saccarelli 21, per donne sole e con bambini, aperto tutto l’anno.
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28) Centro di ospitalità notturna cooperativa Valdocco, via Bonelli 4, per soli uomini italiani e stranieri, aperto tutto l’anno.
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29) Villa Primule, via delle Magnolie 19, per uomini e donne dai 50 ai 65 anni, aperta tutto l’anno.
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30) Alloggi di rosocializzazione, via Cottolengo 26, per uomini e donne, aperti tutto l’anno.
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31) Associazione Arcobaleno, via Cottolengo 22, per soli uomini tossicodipendenti usciti dal carcere, aperta tutto l’anno.
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32) Casa Famiglia Gruppo Arco, via Capriolo 18, per soli tossicodipendenti, aperta tutto l’anno.
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33) Piccola casa del Cottolengo, via Andreis 26, per uomini italiani e stranieri con problemi di salute, aperta da ottobre a maggio.
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34) Centro di Accoglienza San Luca, via Acquarello 30/A, per uomini italiani e stranieri, aperto tutto l’anno.
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35) Suore Albertine, via Carrera 55, per donne e bambini, aperto tutto l’anno.
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36) Orizzonte amico, via Roveda 22/A, per uomini tossicodipendenti, aperto tutto l’anno.
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37) Progetto La Chiocciola, via Sant’Anselmo 21, per adulti con problemi di alcoldipendenza, aperto tutto l’anno.
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38) Allogetti di risocializzazione cooperativa Parella, via GIachino 76, per soli uomini, aperto tutto l’anno.
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39) Casa di ospitalità notturna, via Osoppo 51, per sole donne, 13 posti, aperta tutto l’anno.
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40) Casa di ospitalità notturna, strada Ghiacciaie 68/A, per uomini e donne, 24 posti, aperto tutto l’anno.
![Torino e i suoi dormitori](https://mole24.it/wp-content/uploads/2012/05/servizio-di-strada-002.jpg)
Come si può vedere, quasi tutte non sono gestite direttamente dal Comune ma da cooperative, con tutto ciò che ne consegue anche in termini di “politicizzazione” oppure, perché no?, finanziamenti, o partner considerati affidabili dalla Città, come il Gruppo Abele di Don Ciotti e la Cooperativa Parella.
L’offerta di aiuto aumenta grazie anche alle iniziative autonome di soggetti privati, come quella dell’asilo notturno Umberto I di via Ormea, fondato nel lontano 1886.
Oggi la struttura è in grado di offrire gratuitamente mini-alloggi, cure dentistiche, pasti e vestiario: senza voler fare pubblicità ma solo inchiesta, possiamo definirlo un fiore all’occhiello.
Altre strutture sono legate all’assistenza di stampo cattolico, come Cottolengo e Sermig.
Come detto, i posti disponibili per ora sono inferiori alle richieste, non per colpa di Torino ma più che altro delle zone limitrofe, tant’è che le stazioni di Porta Nuova e Porta Susa, oltre ai giardinetti pubblici e alle panchine, si trasformano in dormitori a cielo aperto.
Va anche detto che alcuni dormitori gestiti da cooperative, in taluni casi, rappresentano “ultime spiagge” di approdo particolarmente disagiato oltre che difficile: la doccia è disponibile solo in certi giorni, il vestiario distribuito solo in casi eccezionali o di malattie come la scabbia.
Anche la divisione in “categorie” tra uomini, donne e stranieri, per quanto motivata da criteri ovvi e logistici, appare un po’ stucchevole, se non proprio discriminatoria: i dormitori riservati alle donne, numericamente, sono molti meno.
Si fa quel che si può, come sempre, e non si può pretendere che i dormitori assomiglino ad hotel. Ma siamo ancora lontani dalla sufficienza, a parte rare eccezioni.
La Redazione di Mole24
Alessandro Maldera
Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende