Il giallo e il blu sono i colori di Torino: ma qual è il motivo?

Il giallo e il blu sono i colori di Torino: ma qual è il motivo?
Una storia che affonda le sue origini nello stemma della città costituito da uno scudo “svizzero” azzurro sul quale è sovrapposto un toro d’oro con le corna d’argento.
Una corona comitale (simboleggiante il titolo di conte conferito alla città nel 1687) a nove perle completa quindi il blasone.
Eppure il toro non è sempre stato il simbolo della città. In origine lo stemma cittadino era composto da una stella a cinque piccoli globi.
Con l’andare dei secoli, per assonanza con il nome della città e dei suoi primordiali abitanti, i Taurini. Il blasone iniziò a raffigurare un toro rosso passante in campo bianco, colori che richiamavano l’autorità imperiale.
Da quel momento il toro non ha più abbandonato il blasone cittadino ed è divenuto sempre più un marchio di fabbrica della città.
Neanche l’ascesa dell’astro napoleonico ha sfrattato dallo scudo il toro cui però è stato aggiunto un capo araldico rosso e tre api d’oro in fascia simboleggianti il rango di “bonne ville”. Ovvero di città privilegiata che godeva di un rapporto particolare con il re o, in questo caso, con l’imperatore.
La Restaurazione, nel 1849, riporta lo stemma originario sostituendo però la corona comitale con una muraria.
La corona comitale verrà ripristinata soltanto nel 1928 per decreto del podestà.
Nel Ventennio, a partire dal 1933, allo stemma si aggiungerà anche il capo del Littorio, eliminato poi al termine della Seconda guerra mondiale
Lo stemma torinese ha subito l’ultima operazione di restyling nel 2006, in occasione delle Olimpiadi Invernali ospitate dalla città.
Da stemma araldico il toro è diventato così un vero e proprio brand, l’unico utilizzato nella comunicazione istituzionale della città, nonché segno distintivo della città nel mondo.
Marco Parella