Il tetto del Palazzo a Vela sfruttato come pista da sci

Se è vero che due indizi fanno una prova, allora qualcuno ha confuso il tetto del palazzo a Vela con una pista da sci
Percorrendo , infatti, via Ventimiglia e girando lo sguardo verso il palazzo disegnato da Nervi, lungo una delle due pareti a forma di Vela – da cui deriva appunto il nome – sono visibili strane tracce lasciate sulla neve.
O meglio, strane solo perchè stiamo parlando dell’estremità di una dei simboli della nostra città, visto che i segni paralleli presenti sul manto nevoso sono inconfondibili e decisamente eloquenti.
Nella giornata di ieri un provetto Alberto Tomba nostrano è salito per una decina di metri lungo la parete innevata del Palazzo, per poi fermarsi, infilarsi gli sci e compiere un paio di curve – a dir dalle tracce anche in bello stile – per scendere.
Per evitare che simili episodi si ripetano sugli altri monumenti della città, ricordiamo che noi torinesi non siamo dei profeti dell’Islam e che quindi per noi non vale il vecchio adagio per cui se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto.
La Redazione di Mole 24