Storia

Sci: ai piedi dei torinesi dall’inverno del 1897

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Se fossimo matematici diremmo che inverno sta a neve come neve sta a sci, essendo invece torinesi ed avendo i monti a due passi, ci limitiamo a vedere la neve come il momento per solcare le piste di Bardonecchia o Ulzio.

Però, quando è nato l’utilizzo degli sci tra le terre limitrofe alla vecchia capitale?

Per rispondere a questo bisogna tornare indietro fino al 1897 a Torino, quando l’ingegnere svizzero Adolf Kind, di ritorno da uno dei suoi numerosi viaggi in Svizzera, si portò seco un paio di “ski”.

Da subito cominciò a spiegare i fondamentali di quello sport, ancora molto primitivo, ai propri amici che, unendosi per passare una giornata sulla neve dalle parti di Bardonecchia e Cugno dell’Alpetto, passarono dal chiamarsi skiatori a scivolatori al fatidico sciatori.

La data ufficiale della fondazione dello Ski Club Torino, il primo d’Italia, corrisponde al 21 dicembre 1901. Purtroppo questa informazione è erronea, o meglio, è stato sì il primo a riunire un gruppo di sciatori, ma non il primo d’Italia a essere ufficializzato,  essendo lo Ski Club Ponte Nossa, nato il 1 ottobre 1901.

sci: ai piedi dei torinesi dal 1897

Solo 7 anni dopo, con gli sci già diventati famosi nelle principali città italiane, dall’unione degli ski club di Torino, Milano e Roma, venne fondata la FISI (Federazione Italiana Sport Invernali) dove venne posto alla presidenza Paolo Kind, figlio di Adolf Kind.

Torino, dunque, non solo ha avuto un ruolo chiave per lo sviluppo dello sci nel territorio piemontese, bensì per tutto il Bel Paese.

La città della Mole è stata la prima a vedere un paio di sci, o ski, se più v’aggrada. Inoltre ha ospitato le prime sfide sulla neve come il Campionato assoluto di sci del 1909 a Bardonecchia o la nascita del primo manuale tecnico nel 1928 da parte di Piero Ghiglione.

sci: ai piedi dei torinesi dal 1897

Ma non ci si è fatti notare solo in territorio nazionale.

Il senatore Agnelli nel ’34 ha inaugurato a Sestrière la stazione sciistica più moderna al mondo con doppia funivia: Sises e Banchetta.

Si potrebbe infine parlare delle invenzioni sempre torinesi troppo futuristiche che hanno visto purtroppo luce all’estero; lo scarpone della Superga con suola e tomaia rigida in gomma impermeabile; il primo scarpone in poliuretano inventato da Sergio Secondo, abbandonato per la mancanza di sponsor e distributori, gli stessi che qualche anno più tardi adottarono gli scarponi sintetici della Lange.

Insomma, dove c’è Torino c’è innovazione!

Damiano Grilli

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