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Sorgerà a Torino l’edificio più alto d’Italia

Da Alessandro Maldera

Settembre 26, 2011

Lo sky-line di Torino, unico nel suo genere, è sempre stato orgoglio e vanto per la città. Da un lato la collina sovrastata dalla basilica di Superga, dall’altro la suggestiva cornice delle Alpi.

Uno spettacolo mozzafiato, interrotto soltanto dalla guglia del monumento simbolo della nostra città, quella Mole Antonelliana che con i suoi 167 metri di altezza si staglia inconfondibile nel cielo torinese.

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Nuovi edifici rischiano però di offuscare il ruolo di “prima donna” della Mole Antonelliana

Tutti si chiedono come potrebbe essere il nuovo sky-line di Torino e se i grattacieli miglioreranno o no il panorama.

Da sempre simbolo delle città terziarie e cosmopolite il grattacielo è un edificio comune nel panorama architettonico mondiale.

Non sembra così strano che anche sulla nostra città si stia profilando l’ ombra di due imponenti edifici, simbolo di due importanti attori della vita cittadina.

Come accadeva nel Medioevo quando le famiglie più importanti facevano a gara ad erigere la torre più alta anche oggi privato e pubblico hanno deciso di sfidarsi a colpi di piani ed altezze.

 Sorgerà a Torino l’edificio più alto d’Italia

Il portabandiera degli interessi privati, il grattacielo firmato dall’archistar Renzo Piano per Intesa San Paolo è già in costruzione.

Da poco sono state anche svelate le sorti del grattacielo della Regione Piemonte, “creatura” dell’architetto Massimiliano Fuksas. L’inizio dei lavori per il grattacielo che doveva ospitare giunta, consiglio e gli uffici dell’amministrazione della Regione è ad oggi previsto per il prossimo autunno.

Il progetto, commissionato nel lontano 2006, comprende la riqualificazione del quartiere Nizza Millefonti, un’area da 70mila metri quadrati che include la zona del Lingotto.

E con i suoi 205 metri il grattacielo (ben lontani dai100 metri del progetto iniziale) si candida ad essere il grattacielo più alto d’Italia superando i 161 metri del Palazzo Lombardia di Milano, attualmente l’edificio più alto della penisola.

 Sorgerà a Torino l’edificio più alto d’Italia
 

I grattacieli hanno letteralmente spaccato in due fronti l’opinione pubblica.

Chi sostiene il grattacielo, convinto che possa riunire in una sola struttura molteplici funzioni rispettando l’ambiente – grazie ai nuovi “sistemi passivi” impiegati – e chi, innamorato dell’attuale sky-line, tenta di boicottarlo.

Questi ultimi si sono riuniti nel comitato “Non grattiamo il cielo di Torino” ponendo una serie di interrogativi. In particolare si chiedono se i torinesi abbiano bisogno di un nuovo simbolo in cui identificarsi, sostengono che i grattacieli non siano moderni ma retaggio di una mentalità urbanistica risalente al secolo scorso e che il grattacielo ecosostenibile esista soltanto nelle intenzioni buoniste degli architetti.

Il centro del dibattito non è soltanto il grattacielo ma anche il costo dell’edificio, calcolato in 320milioni di euro; soltanto il compenso di Fuksas si aggira attorno ai 22milioni di euro, parcella considerata troppo alta per una struttura pubblica.

Argomenti ai quali la Regione risponde difendendo a spada tratta la propria posizione di innovatore e sottolineando come il costo dell’edificio non graverà sulle finanze pubbliche visto che la spesa per la costruzione sarà compensata dal risparmio sui canoni d’affitto delle varie sedi ed uffici sparsi per la città.

Tesi contrapposte che hanno fatto slittare la data di apertura dei nuovi cantieri al 2013, data per molti ancora incerta.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende