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GTT: a Torino mancano 180 autisti e controllori sui mezzi pubblici

Da Alessandro Maldera

Settembre 20, 2024

L’azienda di trasporti pubblici torinese, Gtt, si trova ad affrontare una grave carenza di personale. Secondo le stime sindacali, almeno 180 autisti su un organico di circa 1.800 mancano all’appello. Una situazione che costringe molti conducenti a rinunciare a permessi e ferie pur di garantire la continuità del servizio. Come se non bastasse, sempre secondo i sindacati, vi è stato un ulteriore budget di circa tre milioni di euro al budget destinato al personale, avvenuto quest’anno.

Le conseguenze di tale carenza sono tangibili: ritardi frequenti, con picchi di cinquanta minuti nelle ore di punta, e difficoltà nel mantenere gli standard qualitativi dei servizi offerti ai passeggeri.

La sfida della manutenzione

Inoltre, Gtt deve affrontare anche la sfida di garantire una manutenzione adeguata ai suoi mezzi. Per quanto riguarda la “flotta non elettrica“, l’azienda ha stipulato contratti di manutenzione “full service”, affidando gli interventi a personale esterno invece di valorizzare le competenze interne delle proprie officine. Questa scelta ha comportato costi sempre più elevati e ha ridotto le prospettive di carriera e di nuove assunzioni per il personale interno. Inoltre, almeno la metà degli addetti al controllo dei biglietti e all’assistenza alla clientela sono ora appaltati all’esterno, rendendo difficile la crescita professionale delle risorse interne come avveniva in passato.

L’impatto sulla qualità del servizio

Le carenze di personale e le difficoltà nella manutenzione hanno avuto un impatto significativo sulla qualità del servizio offerto ai cittadini torinesi. Ad agosto, ad esempio, la metropolitana è stata interrotta per consentire lavori di manutenzione straordinaria, costringendo i passeggeri a utilizzare navette sostitutive spesso sovraffollate, soprattutto nelle ore di punta. Tuttavia, nonostante la chiusura per manutenzione, decine di scale mobili e ascensori sono rimasti non funzionanti, esattamente come prima dell’interruzione del servizio. Circa cinquanta di questi impianti sono ormai obsoleti e praticamente irreparabili e devono essere sostituiti. Una situazione per cui Palazzo Civico ha stanziato 50 milioni per la sostituzione nei prossimi 10 anni.

La reazione delle istituzioni

Questi episodi non sono passati inosservati a Palazzo Civico, dove il sindaco Stefano Lo Russo ha manifestato il proprio disappunto, definendo “scandaloso” il fatto che la metropolitana non funzionasse dopo un mese di stop.

Serena Lancione, amministratore delegato di Gtt, ha risposto alle critiche del sindaco, esprimendo le proprie scuse ai cittadini per i disagi occorsi a settembre e sottolineando l’impegno dell’azienda per salvare il bilancio dal tracollo. Questa strategia, tuttavia, ha avuto effetti immediati sulla clientela, come l’aumento dei biglietti.

Le sfide finanziarie di Gtt

Oltre alle difficoltà operative e di gestione del personale, Gtt deve affrontare anche sfide finanziarie significative. Il taglio di circa tre milioni di euro al budget destinato al personale, avvenuto quest’anno, è solo uno degli aspetti di questa situazione complessa. L’azienda sta lottando per mantenere in equilibrio il proprio bilancio, e questa strategia di risparmio ha avuto ripercussioni immediate sulla qualità del servizio offerto ai cittadini, come l’aumento dei prezzi dei biglietti.

La risposta sindacale

I sindacati hanno reagito con forza alle difficoltà affrontate da Gtt e alle conseguenti ripercussioni sui lavoratori. L’adesione all’85% allo sciopero del personale viaggiante dello scorso 13 settembre 2024 è stata la dimostrazione di un disagio ormai insostenibile. I sindacati hanno sottolineato come la carenza di personale e le difficoltà di manutenzione abbiano un impatto diretto sulla qualità dei servizi garantiti ai passeggeri, e hanno chiesto un intervento deciso per affrontare questa situazione critica.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende