Mole24 Logo Mole24
Home » Urbanistica » La rinascita della storica fabbrica Lavazza: nasce uno studentato da 50 milioni di euro

La rinascita della storica fabbrica Lavazza: nasce uno studentato da 50 milioni di euro

Da Alessandro Maldera

Settembre 20, 2024

L’ex fabbrica di Lavazza, che per decenni è stata la culla della celebre azienda di caffè italiana, è stata trasformata in un moderno studentato. Un progetto di restyling da 50 milioni di euro. Questo intervento non solo preserva l’eredità storica dell’edificio, ma lo proietta anche in una nuova era, offrendo agli studenti un’esperienza all’avanguardia.

Un tuffo nel passato glorioso

Prima di addentrarci nei dettagli del progetto, ricordiamo l’importanza storica di questo luogo. Dal 1957 al 2018, l’edificio in corso Novara 59 è stato il quartier generale di Lavazza, l’azienda che ha reso il caffè italiano famoso in tutto il mondo. Qui, migliaia di lavoratori hanno dedicato la loro vita alla produzione di quella prelibatezza che ha deliziato milioni di palati. Dal 1957 al 2018 è stata la casa dell’azienda torinese, dove è nato il miracolo industriale italiano.

Un investimento massiccio per il futuro

L’investimento di 50 milioni di euro da parte di Relife s.r.l., la società proprietaria del complesso, non è stato un semplice restyling. È stato un atto di fede nel futuro di Torino e nella sua capacità di attrarre studenti da tutto il mondo. Il progetto ha coinvolto due edifici adiacenti, quello in corso Novara 59 e quello in via Tolegno 22, creando un’oasi di comfort e funzionalità per gli studenti.

Spazi accoglienti e funzionali

Il nuovo studentato, battezzato “Relife Torino”, offre 330 posti letto suddivisi in 300 camere di varie tipologie, dalle stanze singole agli appartamenti per quattro persone. I prezzi variano da 630 euro per le soluzioni più economiche a oltre 1.000 euro per quelle più lussuose, adattandosi alle esigenze di ogni studente. Le camere, tuttavia, sono solo la punta dell’iceberg: il complesso ospita anche:

  • una palestra all’avanguardia
  • un’area cinema
  • sala giochi
  • un coworking space
  • una cucina comune
  • un campo da basket sul tetto

Insomma, spazi che favoriscono l’interazione sociale e che offrono l’opportunità per il relax e lo svago dopo le lunghe ore di studio.

Un crocevia di culture

Uno degli aspetti più entusiasmanti di Relife Torino è la sua vocazione internazionale. Al momento, il complesso ospita studenti provenienti da 25 diverse nazionalità, tra cui Iran, Marocco, Olanda, Spagna e Sud America. L’obiettivo ambizioso è quello di raggiungere 50 nazionalità differenti entro la fine dell’anno accademico, trasformando il luogo in un vero e proprio crocevia di culture.

Insomma, l’obiettivo è creare un ambiente in cui gli studenti possano non solo acquisire conoscenze accademiche, ma anche imparare a rispettare e apprezzare le diverse culture.

Non mancano le polemiche

Nonostante l’entusiasmo per il progetto, non sono mancate le voci critiche. Alcuni attivisti del quartiere Barriera di Milano, dove sorge il complesso, hanno espresso la loro opposizione attraverso una scritta sui muri esterni: “Barriera non vi vuole, andate via.” Questa protesta sembra riflettere la preoccupazione che il nuovo studentato possa essere destinato esclusivamente a studenti benestanti, allontanando ulteriormente il quartiere dalle sue radici popolari.

Tuttavia, i responsabili del progetto hanno prontamente cancellato la scritta, dimostrando la loro determinazione a proseguire su questa strada. Dopo tutto, l’obiettivo è quello di offrire un’opportunità di crescita e di integrazione per studenti provenienti da ogni angolo del mondo.

Un investimento nel futuro di Torino

Oltre a fornire un’esperienza di vita straordinaria per gli studenti, Relife Torino rappresenta un investimento significativo nel futuro della città stessa. Attirando talenti da tutto il mondo, il complesso contribuisce a consolidare la reputazione di Torino come centro di eccellenza accademica e culturale.

Inoltre, la presenza di uno studentato di questo calibro potrebbe incoraggiare ulteriori investimenti nel settore dell’istruzione superiore, creando un circolo virtuoso di crescita e sviluppo per la città.

Alessandro Maldera Avatar

Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende