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Ospedale Molinette: grazie alla chirurgia robotica asportato tumore su paziente sveglia

Da Alessandro Maldera

Settembre 16, 2024

esterno dell'ospedale Le Molinette di Torino di giorno

Un intervento chirurgico unico all’Ospedale Molinette di Torino dove si è affrontato, con successo una situazione clinica estremamente delicata. Una paziente di 76 anni, affetta da un tumore renale destro di dimensioni considerevoli pari a 8 centimetri, presentava anche un’insufficienza respiratoria grave e obesità severa. Queste condizioni critiche la costringevano a dipendere costantemente da una bombola di ossigeno, rendendo impossibile ricorrere all’anestesia generale tradizionalmente utilizzata per interventi di questa portata.

L’unica soluzione percorribile era tentare un approccio innovativo: operare la paziente da sveglia, mantenendola cosciente durante l’intera procedura chirurgica. Tuttavia, questo richiedeva l’adozione di una tecnica mini-invasiva all’avanguardia, in grado di minimizzare il trauma chirurgico e garantire al contempo l’efficacia oncologica necessaria per l’asportazione completa del tumore.

Valutazione del rischio e ricerca di soluzioni alternative

Gli anestesisti avevano inizialmente dichiarato la paziente inoperabile, poiché il suo fisico non avrebbe retto l’anestesia generale. Questo verdetto rappresentava un ostacolo apparentemente insormontabile, ma l’équipe medica dell’Ospedale Molinette non si è arresa. Guidata dal professor Paolo Gontero, Direttore della Clinica Urologica, l’équipe ha intrapreso un percorso esplorativo alla ricerca di soluzioni alternative.

Nonostante l’ampia esperienza nell’affrontare casi complessi, l’asportazione di un tumore di tali dimensioni su una paziente con molteplici problemi di salute rappresentava una sfida senza precedenti. Tuttavia, la determinazione e l’innovazione hanno prevalso, portando all’adozione di una strategia chirurgica rivoluzionaria.

robot Da Vinci Single Port in primo piano, bianco su sfondo blu

Il sistema robotico Da Vinci Single Port

La soluzione è arrivata grazie all’acquisizione di una tecnologia di ultima generazione: il sistema robotico Da Vinci Single Port. Recentemente introdotto nell’Ospedale Molinette grazie al supporto della Fondazione CRT, questo dispositivo all’avanguardia ha aperto nuove opportunità per affrontare casi clinici complessi come quello della paziente.

Caratteristiche rivoluzionarie e vantaggi Unici

Il sistema Da Vinci Single Port si distingue per la sua capacità di operare attraverso un unico accesso di soli 2,5 centimetri. Questo approccio mini-invasivo consente di inserire quattro strumenti miniaturizzati all’interno del corpo tramite un singolo taglio, riducendo drasticamente l’invasività rispetto ai sistemi tradizionali multi-porta.

Uno dei principali vantaggi di questa tecnologia è la sua estrema precisione e rapidità nei movimenti. Gli strumenti robotici, azionati dall’operatore come i tentacoli di un polipo, consentono una manovrabilità senza pari, garantendo un livello di accuratezza chirurgica ineguagliabile.

Minimizzazione del trauma e rapidità del recupero

L’adozione del sistema Da Vinci Single Port ha permesso di ridurre al minimo il trauma chirurgico subito dalla paziente. Grazie alla finezza degli strumenti e alla minimizzazione dell’invasività, gli stimoli dolorosi traumatici sono stati notevolmente ridotti. Questo ha avuto un impatto significativo sul processo di recupero, consentendo alla paziente di essere dimessa in buone condizioni dopo soli tre giorni di ricovero.

Collaborazione multidisciplinare

Il successo di questa operazione rivoluzionaria è stato reso possibile grazie alla sinergia di diverse competenze mediche di altissimo livello. L’intervento ha coinvolto non solo l’équipe chirurgica guidata dal professor Gontero, ma anche un’équipe anestesiologica specializzata diretta dal professor Luca Brazzi.

Il Ruolo Cruciale dell’Anestesia Locoregionale

L’équipe anestesiologica ha svolto un ruolo fondamentale nel rendere possibile l’utilizzo dell’anestesia locoregionale. Questa tecnica ha permesso di anestetizzare la zona da operare, mantenendo la paziente in stato di coscienza durante l’intero intervento. Ciò ha ridotto al minimo i rischi legati all’insufficienza respiratoria della paziente, consentendo di procedere con l’operazione in condizioni di sicurezza.

Collaborazione Interdisciplinare e Coordinamento Perfetto

Oltre all’équipe chirurgica e anestesiologica, l’intervento ha coinvolto anche l’équipe infermieristica di sala operatoria, coordinata dalla dottoressa Filippa Converso. Questa collaborazione interdisciplinare e il coordinamento perfetto tra i vari team hanno contribuito in modo significativo al successo dell’operazione.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende