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Il nubifragio su Torino ha fatto crescere il fiume Po di un metro in un’ora

Da Alessandro Maldera

Agosto 04, 2024

bacino acqua fiume Po di giorno

Nel primo pomeriggio di venerd’ 2 agosto 2024, il cielo limpido di Torino è stato oscurato da un ammasso di nubi temporalesche. Quel che iniziò come un leggero ticchettio di gocce di pioggia si trasformò rapidamente in un violento nubifragio che scaricò la sua ira sulla città. Le strade si sono trasformate in torrenti impetuosi, mentre i tuoni rimbombavano minacciosamente nell’aria.

Il maltempo si è abbattuto con una furia inaspettata, riversando quantità eccezionali di precipitazioni in un lasso di tempo incredibilmente breve. città.

Crescita Esponenziale del Fiume Po

Mentre il nubifragio infuriava, il fiume Po, l’arteria idrica che attraversa maestosamente Torino, ha iniziato a gonfiarsi in modo allarmante. Le acque torbide e vorticose si riversavano dalle sponde, trascinando con sé detriti e rifiuti. In sole due ore, il livello del fiume è salito di oltre un metro, una crescita senza precedenti che ha messo a dura prova le difese idrauliche della città.

L’Impatto sulle infrastrutture

Il nubifragio non ha risparmiato nemmeno le infrastrutture cittadine. Strade, ponti e sottopassaggi sono stati sommersi dalle acque impetuose, rendendo difficile, se non impossibile, la circolazione. Le conseguenze del maltempo si sono sentire anche sui servizi pubblici. Alcune zone rimasero senza elettricità per diverse ore, mentre i sistemi fognari sono stati messi a dura prova dal volume eccezionale di acqua.

Il cambiamento climatico e la necessità di adattamento

Negli ultimi anni, il cambiamento climatico ha determinato un significativo incremento di eventi meteorologici estremi in tutto il mondo. Dal riscaldamento globale alle precipitazioni violente, questi fenomeni stanno diventando sempre più frequenti e intensi, causando gravi danni ambientali ed economici. Nel cuore dell’Italia settentrionale, la città di Torino e le sue aree circostanti non sono rimaste immuni a questa tendenza preoccupante.

Le Radici del Problema: Fattori Climatici e Geografici

La posizione geografica di Torino, situata nella fertile Pianura Padana, la rende particolarmente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico. Questa vasta area pianeggiante, circondata dalle imponenti Alpi, crea un microcosmo climatico unico, in cui le masse d’aria calda e umida provenienti dal Mediterraneo si scontrano con le correnti fredde delle montagne, innescando condizioni meteorologiche estreme.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende