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Gallerie d’Italia: a Torino il polo espositivo d’Intesa San Paolo

Da Alessandro Maldera

Marzo 31, 2024

scalinata d'ingresso Gallerie d'Italia Torino

Le Gallerie d’Italia a Palazzo Turinetti di Pertengo si ergono maestose nel cuore di Torino, nella storica piazza San Carlo. Il molo museale rappresenta un progetto ambizioso che mira a condividere con il pubblico le ricchezze artistiche custodite in importanti palazzi di proprietà del gruppo Sanpaolo. L’edificio nel “salotto di Torino” è la quarta sede delle Gallerie d’Italia, dopo Milano, Napoli e Vicenza ed è stato inaugurato nel maggio del 2022.

Palazzo Turinetti

La storia dell’edificio è strettamente legata al grande progetto di riqualificazione urbanistica e architettonica di Torino nel periodo compreso tra il Cinquecento e il Seicento. Infatti, nel 1563 la città, divenne ufficialmente la capitale dello Stato sabaudo, e si arricchì di nuove piazze e residenze nobiliari. La piazza San Carlo, inizialmente chiamata Piazza Reale, fu destinata ad accogliere le residenze della nobiltà sabauda. I Savoia adottarono una politica fondiaria basata sulla donazione dei terreni ai nobili, a patto che costruissero i loro palazzi entro tempi brevi e a loro spese, seguendo un disegno architettonico prestabilito.

Il palazzo venne eretto come parte di questo progetto, commissionato dal Marchese Giorgio Turinetti di Priero, banchiere del Ducato di Savoia. Il palazzo si affaccia sulla piazza San Carlo, contribuendo a definire l’armonioso disegno unitario del salotto della città. Durante la seconda guerra mondiale, a causa di un bombardamento alleato, il palazzo subì danni significativi a, ma grazie a un concorso architettonico successivo, si decise di trasformarlo in una sede di alta rappresentanza.

Negli anni ’60, furono realizzati nella corte interna dei fabbricati “moderni” progettati da Arturo Midana e Mario Dezzutti, che furono successivamente inseriti nelle nuove Gallerie d’Italia.

Palazzo Storico Trasformato in Museo

Le Gallerie d’Italia a Torino trovano dimora nel suggestivo Palazzo Turinetti, un edificio storico situato in Piazza San Carlo. Questo palazzo, sede legale e storica di Intesa Sanpaolo, è stato sapientemente trasformato in un luogo unico dove la fotografia e la video arte documentano e conservano immagini, avvenimenti e riflessioni legate all’evoluzione della sostenibilità ESG (Environmental, Social, Governance). Il progetto architettonico, curato da Michele De Lucchi – AMDL Circle, ha adattato gli spazi del palazzo per ospitare un percorso espositivo di diecimila metri quadrati, distribuiti su cinque piani, di cui tre sotterranei. L’accesso avviene attraverso un grande scalone monumentale che conduce alla hall, illuminata da una luce zenitale proveniente da un’apertura a soffitto

Esposizioni Permanenti

Il polo museale ospita una straordinaria esposizione permanente che offre ai visitatori un affascinante viaggio nel tempo e nell’arte. Curata da Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione, questa collezione presenta oltre quaranta opere, tra dipinti, sculture, arazzi e arredi, che abbracciano un periodo che va dal XIV al XVIII secolo. Attraverso un sapiente dialogo con gli apparati decorativi tardobarocchi del palazzo, come sovrapporte, boiseries e specchi, il percorso museale si snoda lungo le sale del piano nobile, offrendo una straordinaria esperienza artistica e storica.

Entrata

L’accesso avviene attraverso un grande scalone monumentale che conduce alla hall, illuminata da una luce zenitale proveniente da un’apertura a soffitto. Qui, i visitatori saranno accolti dalla reception e avranno l’opportunità di visitare la libreria, il caffè e il ristorante situati nel chiostro all’aperto del Palazzo. Il percorso museale inizia nella sala introduttiva, che offre una panoramica storica sul palazzo e sulle sue trasformazioni nel corso dei secoli. Qui si possono ammirare alcuni dei dipinti più antichi e di grande pregio della collezione, tra cui opere del Rinascimento piemontese realizzate da maestri del calibro di Giovenone e Gandolfino da Roreto.

scalinate sotterranee - ingresso museo

Primo piano interrato

Il percorso di visita inizia al primo piano sotterraneo, dove si trovano aule didattiche con spazi modulari. Questi spazi sono caratterizzati da una grande vetrata che si affaccia sulla storica “Sala dei 300”, creando un’atmosfera unica per le mostre temporanee. Questo spazio è destinato a ospitare esposizioni temporanee che consentono ai visitatori di scoprire nuove opere d’arte e di approfondire temi specifici.

Secondo piano interrato

Il secondo piano ipogeo delle Gallerie d’Italia è un luogo di comunicazione e incontro. Qui si trova la biglietteria, che funge da punto di snodo per i visitatori e offre la possibilità di scegliere il percorso preferito attraverso l’esposizione. Questo piano è anche un punto di riferimento per le scolaresche in visita, offrendo un ambiente accogliente e stimolante per l’apprendimento.

enorme schermo con tante foto

Terzo piano sotterraneo

Al piano -3, gli appassionati di fotografia possono esplorare l’Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo, una preziosa raccolta di circa sette milioni di scatti. Questo archivio offre un’importante documentazione fotografica di cronaca, politica, società, sport e paesaggio italiano. Inoltre, al piano -3 si trova anche una sala multimediale che offre esperienze immersiva grazie a un avanzato sistema di proiezione a 360 gradi.

Uno dei punti di forza delle Gallerie d’Italia Torino a Palazzo Turinetti è l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo. Questo archivio contiene circa 7 milioni di scatti realizzati dall’agenzia Publifoto, una delle principali agenzie di fotogiornalismo italiane, nel corso del Novecento. Le immagini raccolte coprono un ampio arco temporale, dal 1930 agli anni ’90, documentano importanti eventi di cronaca, politica, società, costume e sport, offrendo uno spaccato unico della memoria collettiva italiana. Grazie all’installazione interattiva chiamata “Archivio Vivo“, i visitatori possono consultare liberamente le immagini digitalizzate dell’archivio tramite un pannello touchscreen di grandi dimensioni.

Piano Nobile

Il nucleo centrale del percorso museale rappresenta un’ideale raccolta di un palazzo storico, riflettendo il gusto per il Seicento e il Settecento molto diffuso tra le case private e gli allestimenti museali nella Torino del secondo dopoguerra. Questa parte centrale, che comprende dipinti, sculture e arredi mobili, testimonia l’interesse per l’arte del periodo e caratterizza la politica collezionistica delle banche che nel corso del Novecento si sono progressivamente unite al gruppo Intesa Sanpaolo.

Tra le opere di grande rilievo presenti nel percorso museale, spiccano i dipinti di Francesco De Mura, molto apprezzato dai committenti e dai collezionisti del Settecento torinese, ma anche i paesaggi e le vedute di artisti come Isaac de Moucheron e Giovanni Paolo Panini. Tra le perle dell’esposizione permanente si trova anche un magnifico arazzo disegnato da François Boucher, che esalta i toni velatamente erotici cari al Settecento. Da non perdere è il tavolo da muro di Pietro Piffetti, un vero capolavoro dell’ebanisteria piemontese del Settecento realizzato in avorio, madreperla e legni policromi.

L’Oratorio della Compagnia di San Paolo

Il percorso museale si conclude in un ambiente dedicato che ospita nove grandi tele di proprietà della Banca, realizzate nella seconda metà del Seicento per decorare l’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo. Questo oratorio, che era frequentato da mercanti, banchieri, notai e esponenti della corte, rappresentava un importante luogo di aggregazione per la comunità torinese. Le tele, eseguite tra il 1663 e il 1680 su commissione dei più importanti confratelli, raccontano gli episodi della vita di San Paolo. Ognuno è accompagnato da un’iscrizione tratta dagli Atti degli apostoli e da altre fonti paoline, seguendo le indicazioni iconografiche del retore di corte Emanuele Tesauro. Queste opere, che sintetizzano il contesto della cultura figurativa torinese del Seicento, sono un prezioso tesoro che testimonia l’importanza dell’arte e della fede nella Torino di quel periodo.

L’Oratorio della Compagnia di San Paolo subì un destino infelice nel corso dei secoli. Nel 1701, la Compagnia decise di abbandonare i vecchi locali, ritenuti inadeguati per il crescente numero di confratelli. Successivamente, nel corso dell’Ottocento, la confraternita fu colpita dalla crescente laicizzazione dello Stato sabaudo e, nel 1876, l’oratorio fu smantellato. Le tele superstiti furono trasferite presso l’Arcivescovado. Solo nel 1963, i quadri furono acquistati dall’Istituto Bancario San Paolo di Torino per arredare gli ambienti di rappresentanza della nuova sede in Piazza San Carlo.

Il restauro e la collocazione attuale

Tra il 2010 e il 2012, il ciclo di tele sanpaolino è stato sottoposto a un approfondito restauro, i cui esiti sono stati presentati al pubblico in una mostra allestita alla Reggia di Venaria. Oggi, queste opere trovano la loro definitiva collocazione nel percorso espositivo realizzato al piano nobile delle nuove Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo a Torino. È la prima volta che le tele superstiti del ciclo vengono riunite in un unico ambiente dal 1876.

Esposizioni temporanee

Il nuovo museo torinese esporrà mostre temporanee originali, commissionate a fotografi di fama
internazionale ed organizzerà attività come la didattica per le scuole, la ricerca scientifica, le iniziative per
l’inclusione sociale. Alcuni degli spazi saranno a disposizione per eventi e iniziative cittadine

Informazioni utili Gallerie d’Italia Torino

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende