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Torino: nuova pietra d’inciampo per ricordare Giovanni Battisti

Da Alessandro Maldera

Gennaio 07, 2024

Torino ospiterà l’installazione di una nuova pietra d’inciampo per onorare la memoria di Giovanni Battisti, vittima del regime fascista e nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo gesto commemorativo si svolgerà il prossimo venerdì 12 gennaio 2024 presso la Galleria San Federico, un luogo che ha visto molti momenti significativi nella storia della città. La posa di questa pietra d’inciampo sarà una delle dieci collocate in quel giorno, per ricordare coloro che hanno perso la vita a causa lotta contro il regime oppressivo.

La storia eroica di Giovanni Battisti

Giovanni Battisti era un uomo di 58 anni, strappato alla sua amata Torino nel maggio del 1944. Nato a Modena nel 1887, lavorava come addetto alle spedizioni per il giornale La Stampa, situato nella vecchia sede di Galleria San Federico. Il giornale, come molti altri, aveva subito pesantemente le conseguenze delle leggi razziali imposte dal regime fascista. Oltre alla censura che colpì gran parte della stampa non allineata, molti dipendenti furono prelevati direttamente dal loro posto di lavoro e deportati. Giovanni Battisti fu uno di loro, arrestato nel marzo del 1944 e successivamente deportato nel campo di concentramento di Mauthausen. Si pensa checatturato durante gli scioperi di quel periodo, morì dopo due mesi di prigionia.

Le Pietre d’Inciampo a Torino

Le Pietre d’Inciampo sono un progetto del Museo Diffuso della Resistenza di Torino. Il polo museale che da anni si impegna a mantenere viva la memoria delle vittime dell’oppressione nazista e fascista. Le opere dell‘artista tedesco Gunter Demnig, sono blocchi di ottone incastonati nel marciapiede, che riportano nome e dettagli di una persona deportata o uccisa. Questi piccoli monumenti commemorativi sono disseminati per le strade della città, ricordando a tutti il prezzo pagato per la libertà e la giustizia.

L’evento di installazione

La cerimonia di installazione della pietra d’inciampo dedicata a Giovanni Battisti si terrà venerdì 12 gennaio 2024 alle 11.20 presso l’ingresso della Galleria San Federico. Proprio di fronte a via Bertola. L’evento sarà aperto al pubblico e vedrà la presenza di rappresentanti delle istituzioni e degli enti promotori. Sarà un momento di riflessione in cui verrà reso omaggio non solo a Giovanni Battisti, ma anche altre vittime del regime nazista e fascista. Questa pietra d’inciampo sarà la centocinquantesima a essere posata a Torino, mentre in Europa ce ne sono più di 100.000, testimonianza del desiderio di preservare la memoria storica e di non dimenticare le atrocità commesse.

Altre pose commemorative

La cerimonia di installazione della pietra d’inciampo dedicata a Giovanni Battisti sarà preceduta da altre nove pose commemorative.

  • Alle 9 del mattino, in via Giulio Bizzozero 24, verrà installata la pietra d’inciampo dedicata ad Antonio Lazzarin.
  • Poco dopo, alle 9.25, Gunter Demnig si sposterà in via Giuseppe Baretti 31 per una posa doppia, dedicata a Ida Moresco e Umberto Valabrega. Ida Moresco, originaria di Livorno e moglie di Pacifico Valabrega, fu arrestata insieme a suo figlio Umberto e deportata ad Auschwitz. Entrambi furono catturati a Montagnana, in provincia di Padova, mentre cercavano di fuggire alle persecuzioni. Il loro sacrificio sarà commemorato con una pietra d’inciampo.
  • Il percorso proseguirà con il ricordo dei coniugi Donato Colombo ed Emma Ottolenghi, grazie a un’altra posa doppia che avrà luogo alle 9.50 in via Santa Teresa 28. L’uomo, originario di Trinità, e sua moglie Emma Ottolenghi, di Acqui Terme, furono arrestati nella loro abitazione di San Remo durante una retata delle SS nella notte tra il 25 e il 26 novembre 1943. Entrambi furono deportati ad Auschwitz e non fecero più ritorno.
  • Alle 10.10, Gunter Demnig poserà una pietra d’inciampo in onore di Arturo e Lucia Beltrando, due fratelli di Demonte, in provincia di Cuneo. Arturo era un partigiano e i due abitavano in via Garibaldi 31. Sia Arturo che Lucia furono arrestati e deportati. Lucia morì a Ravensbrück, mentre Arturo morì a Zschachwitz, un sottocampo di Flossenbürg.
  • Il percorso delle Pietre d’Inciampo si concluderà alle 10.30 in via del Carmine 24, nei pressi del Polo del ‘900, dove verrà posata la pietra d’inciampo dedicata a Noè Clerino. Infine, alle 10.55, si terrà l’ultima posa della mattinata in via Beinasco 9, per la pietra d’inciampo dedicata a Giuseppe Ghiotti, un agricoltore antifascista assassinato dai nazifascisti durante i giorni della Liberazione.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende