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Nel 2030 a Torino ci sarà l’8% in meno di bambini

Da Asja D'arcangelo

Dicembre 19, 2023

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A Torino e provincia i bambini diminuiranno di numero fino al 2030, con una previsione dell’8% in meno rispetto ai dati del 2020. I dati ottenuti dalla Fondazione Openpolis insieme all’osservatorio “Con i bambini” dimostrano come Torino rischi di diventare una città sempre più vecchia.

Torino è la peggiore tra le province del Piemonte: nel 2023 ci sarà l’8% dei bambini in meno

Sono anni ormai che regolarmente si sentono notizie riguardo il tasso di natalità dell’Italia. Il nostro è considerato sempre più spesso un paese di anziani, soprattutto rispetto alle medie europee. Anche quest’anno sono arrivati dei dati che confermano la tendenza negativa del nostro territorio, che per la prima volta è sceso sotto le 400mila nascite.

La Fondazione Openpolis si è occupata di redigere l’analisi insieme all’osservatorio “Con i bambini” basandosi sui dati Istat di inizio 2020. Nel rapporto vengono confrontate le diverse province italiane, dove tra le più virtuose e con previsioni positive spicca Trieste. Torino, invece, è in un limbo poiché sul piano delle strutture rivolte ai bambini e alle famiglie è ben messa, ma la natalità tende a diminuire.

La previsione dell’8% di bambini in meno nel 2030 a Torino segna il capoluogo, eleggendolo come peggiore tra le province del Piemonte. La stima della città, inoltre, si avvicina molto alla media nazionale dell’8,3%.  Nel Verbano, per esempio, il calo previsto non dovrebbe superare il 2% e a Biella del 3%.

Dai quasi 80mila bambini residenti nel 2020, in dieci anni scenderanno a poco più di 73mila, toccando il fondo nel 2025 con 70mila unità. È opportuno tener conto che si tratta di dati previsionali tutt’altro che certi e che servono piuttosto a dare un’idea della direzione attuale.

Migliorare le politiche e i servizi alla famiglia per aiutare a far crescere la natalità

Sebbene il trend generale da anni sia quello del calo demografico senza battute d’arresto, ci sono dei parametri accessori che possono aiutare. Alcuni di questi sono le strutture legate all’educazione, alla lotta alla povertà infantile e, in generale, politiche pubbliche rivolte alla famiglia.

Basandosi sulle strutture come gli asili nido, Torino ha 40 posti ogni 100 bambini, più della media italiana ma meno rispetto ai 44 e 45,7 di Biella e Trieste. Invece, per quanto riguarda le mense scolastiche che aiutano contro la povertà infantile troviamo Torino come provincia virtuosa con il 64% delle strutture attrezzate. Un dato superiore sia rispetto a Trieste, che si attesta al 53%, sia alla media nazionale, che risulta essere meno della metà.

In definitiva, è necessario che si attuino delle soluzioni rivolte al benessere del bambino e della famiglia, migliorandone le politiche.

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.