Trovato un pitone a Chivasso in gravi condizioni di salute

Gli abitanti di Chivasso, comune in provincia di Torino, hanno fatto una scoperta sorprendente: un pitone si aggirava per strade del quartiere Borgo Sud Est. L’animale era in condizioni critiche ma, fortunatamente, il Centro Animali Non Convenzionali (CANC) di Grugliasco è intervenuto prontamente per tentare di salvarlo. I veterinari lo hanno quindi trasportato al centro, dove stanno ancora facendo tutto il possibile per curarlo e restituirlo ai suoi legittimi proprietari, se presenti.

Le condizioni di salute del pitone

La scoperta del pitone è avvenuta il lunedì 6 novembre 2023, precisamente in via Togliatti, al civico 19. Gli abitanti della zona sono rimasti molto stupiti dal suo ritrovamento, non solo perchè l’animale era di grandi dimensioni, ma anche perchè l’esemplare presentava una variazione particolare e rara di colore, conosciuta come morph piebad.

Purtroppo, al momento del ritrovamento, il serpente si trovava in pessime condizioni di salute. Infatti, il pitone aveva contratto una grave infezione batterica, peggiorata dal freddo a cui l’animale era stato esposto. È importante infatti sottolineare che questo tipo di serpenti necessitano di una temperatura adeguata per sopravvivere, motivo per il quale spesso devono essere tenuti in una teca riscaldata.

Fortunatamente, si è deciso immediatamente di trasferirlo al Canc, il Centro Animali Non Convenzionali di Grugliasco. Questa struttura, parte dell’Ospedale Veterinario dell’Università di Torino, si occupa di prendersi cura degli animali selvatici e domestici non comuni. I veterinari del Canc hanno quindi iniziato a valutare le condizioni del pitone e a somministrargli le cure necessarie per cercare di salvarlo.

La provenienza del pitone di Chivasso

Attualmente non si conosce con certezza la provenienza del pitone. Si ipotizza che possa essere fuggito da qualche appartamento della zona, ma non si può escludere la possibilità che i suoi padroni lo abbiano abbandonato. Il Canc sta facendo tutto il possibile per identificare i legittimi proprietari dell’animale, anche attraverso l’utilizzo della sua pagina Facebook. Nel caso in cui non si dovesse fare vivo nessuno entro i termini previsti dalla legge, si prenderanno poi in considerazione le pratiche per l’adozione.

Asja D’Arcangelo