Pericolo calabroni “killer”: una minaccia per Torino e provincia

I calabroni killer, o alieni, sono un pericolo crescente per la città di Torino e la sua provincia. Questi insetti, noti anche come calabroni asiatici, rappresentano una minaccia sia per le api che per gli esseri umani. La presenza di Vespa velutina, il nome scientifico di questi calabroni, è stata segnalata per la prima volta da un’apicoltrice di Cavoretto, che ha notato l’aggressione ai suoi alveari. La notizia è stata confermata dal docente di apicoltura dell’Università di Torino, Simone Tosi, coordinatore del laboratorio “Bee Lab”.
La pericolosità dei calabroni asiatici
I calabroni asiatici sono insetti molto pericolosi per le api e l’ecosistema in generale. Questi insetti predano le api e mettono a rischio la produzione di miele. Inoltre se disturbati, possono pungere l’uomo come un calabrone comune, ma in modo violento. Un avvelenamento da 8-12 punture richiede il ricovero in ospedale, mentre per le persone allergiche, una sola puntura può essere letale.
L’arrivo dei calabroni asiatici a Torino
GLi animali sono probabilmente arrivati a Torino attraverso il trasporto dalla Liguria o dalla zona di Cuneo, dove sono già presenti dei nidi. La loro presenza è particolarmente preoccupante perché costruiscono i loro nidi in prossimità di aree urbane o all’interno di serre, capanni o terrazze. Inoltre sono pericolosi per le persone che organizzano pic-nic o grigliate, poiché si cibano anche di frutta e carne.
Impatto sulla produzione di miele in Piemonte
I calabroni asiatici rappresentano una grave minaccia per le api e la produzione di miele. Essi catturano le api davanti agli alveari e le uccidono per nutrire le numerose larve presenti nei loro nidi. A differenza delle api asiatiche, le api locali non riescono a difendersi adeguatamente e si rifugiano negli alveari, smettendo di raccogliere il cibo necessario per nutrire la famiglia. Ciò comporta un rischio di fame e morte per le api.

Identificazione dei nidi e monitoraggio
È fondamentale identificare e monitorare i nidi dei calabroni asiatici . Solo attraverso un’attenta sorveglianza sarà possibile prendere le misure necessarie per estirpare queste pericolose vespe. Simone Tosi e il suo team del laboratorio “Bee Lab” dell’Università di Torino stanno lavorando per individuare quanti esemplari sono arrivati, quanti nidi sono presenti e per monitorare la situazione.
La disinfestazione
Per affrontare la minaccia degli insetti è necessario intervenire velocemente. Infatti, secondo molti esperti la situazione a Torino quest’anno è disastrosa. I favi di calabroni e vespe sono cresciuti e le chiamate per la disinfestazione sono aumentate a causa della paura della popolazione. Inoltre i favi sono molto grandi in questo periodo e durano fino a dicembre, rappresentando un periodo particolarmente pericoloso.
Dove si annidano i calabroni asiatici
I calabroni asiatici sono onnivori e scelgono di annidarsi in luoghi dove l’uomo è meno presente,
Tra i più probabili:
- l’incavo degli alberi i camini
- le saracinesche
- i ricoveri per attrezzi
- e i cimiteri
Protezione durante la disinfestazione
La disinfestazione dei calabroni asiatici richiede l’utilizzo di tute cerate molto spesse, guanti e stivali attaccati per proteggersi dalle punture. Tuttavia, il rischio di essere punti dagli insetti è sempre presente. Gli operatori della disinfestazione portano sempre con sé adrenalina per gestire eventuali reazioni allergiche. È obbligatorio per coloro che svolgono questo lavoro essere pronti a fronteggiare il pericolo.
Zone a rischio a Torino
Le zone lungo il fiume Po, come corso Casale o Lungo Po Antonelli e Voghera, sono particolarmente a rischio e richiedono numerosi interventi di disinfestazione.