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Molinette di Torino: impiantate 2 protesi a cuore battente

Da Alessandro Maldera

Ottobre 25, 2023

Lo scorso 22 ottobre 2023, presso il reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale Molinette di Torino, si è svolto un intervento di cardiochirurgia innovativo e senza precedenti in Italia. Grazie alla collaborazione straordinaria tra cardiochirurghi e ingegneri, sono state impiantate due protesi a cuore battente su un paziente affetto da gravi problemi cardiaci. Questa procedura sperimentale sul cuore in 3D del paziente, rappresenta un importante passo avanti nella chirurgia cardiovascolare. In questo articolo, esploreremo i dettagli di questo straordinario intervento e l’impatto che potrebbe avere sul futuro della cardiochirurgia.

Complessità dell’Intervento

Il paziente sottoposto a questa innovativa operazione è un uomo di 66 anni proveniente dalla provincia di Asti. Afflitto da una grave malattia che coinvolge sia la valvola aortica che la valvola mitralica, il paziente necessitava di un intervento cardiochirurgico urgente a causa dell’indebolimento progressivo del suo cuore. Tuttavia, a complicare ulteriormente la situazione, il paziente presentava anche problemi polmonari che rendevano controindicato l’intervento tradizionale a cuore aperto.

Di fronte a questa complessa situazione, il cardiochirurgo professor Stefano Salizzoni, noto per la sua esperienza in interventi innovativi, ha deciso di cercare una soluzione unica. L’ intuizione è stata quella di impiantare contemporaneamente due protesi aortica e mitralica a cuore battente. Questo tipo di intervento, descritto solo in due casi nel mondo, non era mai stato eseguito prima in Italia. La sfida principale era rappresentata dall’interazione tra le due protesi, che potenzialmente avrebbe potuto mettere a rischio la vita del paziente.

Cardiochirurghi e Ingegneri

Per superare questa difficoltà, il professor Mauro Rinaldi, primario del reparto di Cardiochirurgia, ha deciso di coinvolgere anche gli ingegneri nella simulazione dell’intervento. In collaborazione con il dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale del Politecnico di Torino, i professori Umberto Morbiducci e Diego Gallo, insieme al gruppo CompMech dell’Università di Pavia e al laboratorio 3D4Med del Policlinico San Matteo di Pavia, hanno elaborato le immagini dell’ecocardiografia e della TAC per creare una stampa 3D del cuore del paziente. Questo modello in 3D ha permesso agli specialisti di simulare l’intervento e valutare la fattibilità dell’impianto delle due protesi cardiache.

L’Intervento Riuscito e il Futuro della Cardiochirurgia

Dopo un’attenta pianificazione e preparazione, l’intervento è stato eseguito con successo dal professor Stefano Salizzoni, con il supporto dei dottori Antonio Montefusco e Michele La Torre. Il dottor Alessandro Vairo ha guidato l’ecocardiografia, mentre il dottor Tommaso Pierani ha fornito l’anestesia. L’operazione ha avuto una durata di circa due ore ed è stata un successo completo. Il paziente dimesso pochi giorni dopo l’intervento ha potuto tornare a casa per iniziare la sua riabilitazione.

L’impiego della stampa 3D e della simulazione in 3D rappresenta un importante passo avanti nella cardiochirurgia. Questa tecnologia offre una visione dettagliata e precisa dell’anatomia del paziente, consentendo ai chirurghi di pianificare e preparare l’intervento in modo più accurato. Questa innovazione apre nuove possibilità per trattare pazienti con patologie complesse e rischiose, consentendo interventi minimamente invasivi e riducendo i rischi per i pazienti.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende