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Leggenda di Caluso: il fantasma Diana Bazoches

Da Alessandro Maldera

Ottobre 13, 2023

Caluso, un piccolo comune situato a circa 30 km da Torino, è conosciuto per i suoi resti antichi, tra cui il Castellazzo, una rocca dal valore strategico che ha ospitato storie sanguinarie e leggende di fantasmi. La leggenda più famosa riguarda l’anima inquieta di Diana Bazoches, l’amante del marchese Gian Giacomo di Monferrato.

Storia di Caluso

Caluso ha una posizione geografica particolare, situata lungo la strada per Eporedia, l’attuale Ivrea, che la rendeva un luogo cruciale nelle battaglie tra guelfi e ghibellini tra il XII e il XIII secolo. Inizialmente occupata dai guelfi, la rocca venne poi conquistata dai ghibellini con l’aiuto dei Marchesi del Monferrato.

Il fantasma Diana Bazoches

La leggenda della donna è la più famosa tra le storie di fantasmi di Torino e della sua provincia. Diana era l’amante del marchese Gian Giacomo di Monferrato e divenne famosa per il suo temperamento libertino e la sua incredibile avvenenza. Consapevole del suo bell’aspetto, la dama non disdegnava sfoggiare abiti sontuosi e gioielli vistosi atti ad esaltare il suo splendore.

Oltre al marchese di Nizza Monferrato, la donna era solita concedersi delle distrazioni con giovani aitanti che si divertiva a “istruire” nell’alcova. Tra i suoi corteggiatori ci fu il conte Roberto Le Goarant, ma costui si stancò presto di lei e la abbandonò poco dopo gettandosi tra le braccia di una delle sue serve.

Vanitosa ed egocentrica, la giovane signora divenne subito gelosa e avvelenò il conte, ma morì anch’essa avvelenata, vittima della vendetta della serva innamorata. Da allora, il fantasma Diana Bazoches compare tra le mura della rocca ancora alla ricerca di giovani amanti, vestita di scuro e con lunghe trecce. Chi ha avvistato il suo fantasma la descrive come una bellissima donna sui trent’anni con un profumo inebriante e vagamente dolciastro.

Il Castellazzo

La rocca di Caluso, è stata costruita in posizione strategica per il controllo del territorio circostante. La . struttura originale risale al XII secolo, ma fu ampliata nel XV secolo. Il Castellazzo comprendeva un mastio, una torre di avvistamento e un cortile interno. Nel corso dei secoli fu teatro di sanguinose battaglie tra guelfi e ghibellini.

Dopo il XVIII secolo la rocca fu abbandonata e cadde in rovina. Oggi rimangono solo i resti delle mura, ma la sua posizione panoramica e la vista sulla pianura circostante la rendono ancora un luogo di grande fascino.

Il territorio intorno a Caluso

Il territorio intorno a Caluso è caratterizzato da una morfologia collinare e da una vegetazione rigogliosa. Qui si coltivano le uve di Erbaluce, un vitigno autoctono del Piemonte, che danno vita a un vino bianco dal sapore unico. La zona è anche famosa per la produzione di miele e di formaggi di capra.

Tra le attrazioni turistiche della zona si segnalano il Castello di Masino e il suo labirinto, la Riserva Naturale Speciale della Bessa, il Santuario di Nostra Signora della Rotta e il Museo Civico Archeologico di Caluso.

Come arrivare a Caluso

Caluso in provincia di Torino, ed è raggiungibile in auto dalla tangenziale di Torino o dalla strada statale 26. In treno, la stazione più vicina è quella di Chivasso, da cui si può prendere un autobus per Caluso.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende