Il Museo del Cinema di Torino apre il suo caveau delle meraviglie

Il 26 settembre, il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha aperto al pubblico in via eccezionale il suo caveau delle meraviglie. Si tratta di un’area di 2.000 metri quadrati situata nei sotterranei di una banca, che contiene oltre un milione di pezzi storici che non hanno mai trovato posto all’interno del museo. Per gli amanti del cinema, è una vera e propria stanza del tesoro che ospita oggetti iconici provenienti dai set di alcuni dei film e delle saghe più amate della storia.

Il caveau delle meraviglie del Museo del Cinema di Torino

Il caveau del Museo del Cinema è un luogo unico, all’interno del quale i visitatori potranno ammirare su appuntamento una vasta selezione di oggetti. Qui, infatti, si possono trovare circa 540 mila tra manifesti e locandine di film iconici, tra cui quelle di “La Dolce Vita” di Fellini o “Senso” di Visconti.

All’interno del caveau, poi, è conservata anche una vasta selezione di fotografie. Si tratta di circa 1 milione e 155 mila scatti, conservati assieme ai memorabilia messi da parte del museo. All’interno della collezione presente in via Nizza, infatti, ci sono anche oltre 8.000 esemplari di lanterna magica, oltre a diversi oggetti di scena. Ad esempio, qui si possono trovare la mantella indossata da Mastroianni nell’Enrico IV, ma anche un bambolotto voodoo e una testa di scimmia usati nei film di Indiana Jones.

La collezione di Pulp Fiction

Uno dei punti salienti della collezione contenuta nel caveau è sicuramente la selezione di oggetti legati al film Pulp Fiction. Qui, infatti, è stato possibile ammirare le famose pistole utilizzate dai personaggi del film, che hanno contribuito a rendere iconica la pellicola.

Gli oggetti di Marylin Monroe

Un altro aspetto affascinante del caveau del Museo del Cinema di Torino sono sicuramente gli oggetti appartenuti a Marylin Monroe. A Torino, infatti, sono conservati diversi pezzi storici appartenuti alla leggendaria attrice, tra cui abiti, accessori e altri oggetti.

Asja D’Arcangelo